Qualche giorno dopo l’emozionante e sorprendente finale dell’Amstel Gold Race si torna a parlare della prestazione super del vincitore Mathieu Van der Poel. Il campione d’Olanda ha infatti condiviso i dati della sua prova su Strava, l’app usata da milioni di ciclisti di tutto il mondo e di tutti i livelli per tracciare i propri allenamenti. Da questi numeri emerge in maniera ancora più chiara quanto sia stata dirompente la prova del corridore della Corendon, capace di tirare da solo il gruppo inseguitore nel finale di corsa e poi battere tutti in volata con uno spunto degno di un velocista puro.

Un’Amstel a 278 watt medi

Mathieu Van der Poel non è un utilizzatore assiduo di Strava. Quello relativo all’Amstel Gold Race è il primo file che ha condiviso in questo 2019. Tre giorni dopo la corsa olandese l’iridato del ciclocross ha caricato i suoi dati da cui emerge una prestazione assolutamente impressionante.

Van der Poel ha espresso 278 watt medi per durata complessiva della corsa, quasi sei ore e mezza per 260 chilometri. La frequenza cardiaca media è stata di 140 con un massimo di 197, mentre i dati della frequenza di pedalata sono stati rispettivamente di 84 e 176. Il numero più impressionante è però probabilmente quello relativo al picco di potenza, pensando soprattutto allo svolgimento della corsa.

Negli ultimi chilometri l'iridato del ciclocross ha tirato da solo il gruppo per rientrare su Alaphilippe e Fuglsang e vincere allo sprint. Nonostante questo sforzo prolungato il corridore olandese è stato capace di toccare una punta di 1400 watt nello sprint finale, simile ai valori sprigionati dagli sprinter puri. Per dare un’idea della prestazione basti pensare che alla Milano Sanremo Alaphilippe ha toccato una punta massima di 1180 watt nel vittorioso sprint di via Roma. Questo testimonia la straordinaria capacità di Van der Poel di gestire gli sforzi al limite senza perdere efficacia neanche quando sono molto prolungati.

L’attacco sul Gulpelberg e la volata finale

Molto interessanti sono i dati dell’attacco portato da Van der Poel a 43 km dall’arrivo, sul muro del Gulperberg.

Questo strappo di 430 metri è stato saltato dal campione d’Olanda sprigionando 761 watt medi e 1221 massimi. Ma a testimoniare ancora di più il livello della prestazione sono i numeri del giro finale, gli ultimi 15.9 km. Lo sforzo di Van der Poel per tirare il gruppetto è stato quasi continuo come evidenzia la frequenza media di 171 battiti e la potenza di 353 watt. Negli ultimi due chilometri ha tenuto una media di 50 all’ora con un wattaggio di 527 e una frequenza media di 190 e questo è lo sforzo da cui ha poi tirato fuori lo sprint finale con quel picco di 1400 watt a 65 chilometri orari.

Altrettanto interessanti sono i dati sulla suddivisione dello sforzo complessivo della gara secondo la frequenza cardiaca. Van der Poel ha pedalato per circa 47 minuti e mezzo ad una frequenza di soglia, tra 170 e 189, e andando per 4 minuti e mezzo oltre questo valore.