La Parigi-Roubaix di Alexander Kristoff è finita praticamente ancor prima di cominciare. Il norvegese della UAE Emirates era uno dei corridori più attesi alla partenza, forte della vittoria alla Gand-Wevelgem e del terzo posto al Giro delle Fiandre. La sua corsa però è stata segnata da una serie di forature nei primi settori di pavè che lo hanno subito estromesso dalla lotta per le posizioni d’avanguardia. Kristoff ha voluto comunque concludere la corsa, anche se con quasi un quarto d’ora di distacco dal vincitore Philippe Gilbert.

Kristoff: ‘Due forature prima di Arenberg’

Il capitano della UAE Alexander Kristoff ha di fatto perso la sua Parigi-Roubaix nelle scelte tecniche effettuate prima della gara, sempre molto importanti in una corsa particolare e unica come l’Inferno del Nord. Il campione norvegese ha optato per le gomme tubeless Vittoria Corsa Graphene 2.0 con sezione da 25mm, montati su ruote Campagnolo Bora WTO. I tubeless sono pneumatici privi della camera d’aria, un sistema che favorisce una maggior scorrevolezza grazie all’assenza di attriti interni. Kristoff ha usato questi stessi pneumatici e le stesse ruote anche alla Gand-Wevelgem e nelle altre classiche del nord. Sul terribile pavè della Roubaix, ben diverso da quello fiammingo, la scelta di questo abbinamento tra gomme e ruote non ha però pagato.

“In Belgio funzionavano bene ed anche in ricognizione, ma in questa corsa quando sei in gruppo non vedi davvero dove sono le buche. Ho forato per due volte prima della Foresta di Arenberg e da lì non sono più rientrato” ha raccontato l’ex Campione Europeo, che ha poi forato una terza volta prima di decidere di cambiare bici e prenderne una con i normali tubolari con cui ha chiuso la gara senza ulteriori problemi.

“Sapevo che era un rischio, ma queste ruote sono davvero buone, fino a quando non ho forato mi sentivo bene. Non lo faremo di nuovo l’anno prossimo” ha garantito Kristoff.

Peiper: ‘Tanto di cappello ad Alex per aver finito’

Il Ds della UAE Emirates, Allan Peiper, ha raccontato quella che per la sua squadra è stata una giornata da incubo, e non solo per la tripla foratura di Kristoff.

“È stato un disastro, non certo quello che ci aspettavamo” ha dichiarato il tecnico australiano, alla sua prima stagione sull’ammiraglia UAE.

“Abbiamo perso Gaviria che si è ammalato nella notte, Bohli ha avuto un incidente e Bystrom ha perso una lente a contatto. Quando Alex ha forato la prima volta avevamo già tre corridori dietro. È rientrato ma ha forato di nuovo, avevamo due corridori ad aiutarlo ma non siamo riusciti a recuperare, nel nostro gruppo c’era tanta gente che non collaborava” ha spiegato Peiper. “Abbiamo fatto quello che potevamo, abbiamo sempre inseguito. Tanto di cappello ad Alex per aver finito, ha continuato a lottare anche perdendo terreno dimostrando di essere un campione volendo arrivare anche a dieci minuti” ha concluso il tecnico della UAE.