Il Tour of The Alps sta diventando la corsa della nuova generazione di campioni della Sky. La squadra britannica, che dalla prossima settimana assumerà il nome di Team Ineos, aveva già vinto ieri nella prima tappa con Tao Geoghegan Hart ed ha bissato oggi con il russo Pavel Sivakov, già vincitore del Giro d'Italia under 23 nel 2017. Dopo aver superato il Passo di Monte Giovo la corsa si è decisa nel falsopiano prima di imboccare l’ascesa finale a Scena, dove il gruppo dei favoriti si è spezzato. Sivakov ne ha approfittato per cogliere la sua prima vittoria da professionista, mentre Nibali, complice la debolezza della squadra, è rimasto nella seconda parte del gruppo e non è riuscito ad andare oltre il settimo posto.

Neve e nebbia sul Monte Giovo

Nella seconda tappa del Tour of the Alps si è respirata l’aria dei tapponi di alta montagna dei grandi giri. La frazione ha scalato il passo di Monte Giovo, ad oltre 2000 metri di quota, dove i corridori hanno trovato delle muraglie di neve a bordo strada ma soprattutto tanta nebbia, freddo, un po’ di pioggia e strada viscida. Dopo una ventina di chilometri si è formata la fuga che ha segnato gran parte della corsa, con Zardini e Visconti (Neri KTM), Amador Castano (Manzana), Acosta Ospina (Nippo Fantini), Samitier (Euskadi) e Rocchetti (Colpack).

Il gruppetto di attaccanti si è selezionato definitivamente sulla lunga salita di Monte Giovo, dove Samitier e Zardini sono scollinati al comando con quasi un minuto sul gruppo ormai ridotto ad una trentina di unità. Zardini si è però trovato in difficoltà nella nebbia della discesa e non è riuscito a tenere il contatto con il basco che ha raggiunto il fondovalle da solo.

Sivakov anticipa i tempi

Il gruppo degli uomini di classifica si è spezzato lungo la discesa, ed anche Froome (Sky) è rimasto attardato.

La corsa si è poi decisa nella vallata prima di arrivare a Merano, ai piedi dell’ultima salita di 4 km verso il traguardo di Scena. La Astana ha cercato di approfittare della superiorità numerica ed è riuscita a mettere fuorigioco Vincenzo Nibali (Team Bahrain Merida), rimasto con un solo compagno di squadra, l’austriaco Pernsteiner. L’ex Campione d’Italia è intervenuto in prima persona per cercare di tamponare gli attacchi portati dagli Astana, ma alla fine da una serie di scatti è riuscito ad evadere un gruppetto con Sivakov (Sky), Masnada e Cattaneo (Androni), Hirt e Stalnov (Astana) e lo stesso Pernsteiner.

Sull’ascesa finale Sivakov ha attaccato quasi subito, ma si è visto poi raggiungere da Hirt, salito con più cautela.

Negli ultimi 500 metri, la parte più difficile della salita, il russo della Sky è partito nuovamente in progressione facendo brillare tutto il suo talento per togliersi di dosso il ceco. Sivakov è così andato a vincere sul corridore della Astana, con Cattaneo e Masnada poco dietro a raccogliere dei piazzamenti di valore per la Androni, sempre brillante protagonista della corsa. Nibali ha cercato la rimonta sull’ultima salita attaccando insieme a Majka (Bora) ma ha recuperato poco finendo al settimo posto a 30’’ dal vincitore. Il campione siciliano ha comunque dato un’ottima impressione ed anche il supporto un po’ scarso ricevuto dalla squadra non deve preoccupare in vista del Giro d’Italia, corsa in cui avrà al fianco corridori come Pozzovivo e Caruso che non sono presenti qui.

Anche in classifica generale i giovani della Sky si sono dati il cambio: ora guida Pavel Sivakov con 8’’ su Hirt e 33’’ su Cattaneo. Nibali è sesto a 39’’.