Un’elettrizzante volata con tutti i nomi più attesi al confronto diretto ha deciso la seconda tappa del Giro d’Italia con arrivo a Fucecchio. La corsa è stata più lineare del previsto perchè le salite di cui era disseminata la seconda parte della tappa non hanno acceso la bagarre. Le squadre dei velocisti hanno così avuto gioco facile a controllare una fuga da lontano e portare i rispettivi leader alla sfida finale, in cui Pascal Ackermann ha dimostrato una potenza eccezionale. Il tedesco ha avuto ragione di Viviani e Ewan, mentre un deludente Gaviria ha chiuso al quarto posto.
Stage 2 - Podium | Tappa 2 - Podio
— Giro d'Italia (@giroditalia) 12 maggio 2019
🥇@Ackes171 🇩🇪 - @BORAhansgrohe
🥈@eliaviviani 🇮🇹 - @deceuninck_qst
🥉@CalebEwan 🇦🇺 - @Lotto_Soudal #Giro pic.twitter.com/mJHFFsyoaa
Giro, Ciccone vuole la maglia azzurra
Dopo la cronometro di ieri vinta da Primoz Roglic il Giro d’Italia è ripartito per la seconda tappa da Bologna per affrontare i 205 km verso Fucecchio. Fin dalle prime pedalate si è formata al comando una fuga di otto corridori: Francois Bidard (AG2R La Mondiale), Marco Frapporti (Androni-Sidermec), Mirco Maestri (Bardiani-CSF), Lukasz Owsian (CCC Team), Sean Bennett (EF Education First), Damiano Cima (Nippo-Vini Fantini), Giulio Ciccone e William Clarke (Trek-Segafredo).
La fuga ha raggiunto circa 5 minuti di vantaggio, con la Jumbo Visma di Roglic che ha trovato la collaborazione di alcune squadre dei velocisti più attesi per guidare il gruppo. La corsa si è stabilizzata in attesa degli ultimi 50 chilometri in cui le salite di Montalbano e San Baronto facevano immaginare qualche movimento che invece non c’è stato, facilitando così la vita agli sprinter.
Ciccone ha sprintato sui due Gpm dimostrando di puntare deciso alla maglia azzurra in questo Giro e di lasciar perdere il tentativo di misurarsi con la classifica generale. Dopo il Montalbano la fuga si è spezzata con i soli Ciccone, Frapporti, Bidard e Owsian che sono rimasti al comando, ma ormai braccati dal gruppo.
Ackermann, che volata
Superate le salite la Bora Hansgrohe ha dato un’accelerata al ritmo del gruppo rimettendo nel mirino la fuga e dando sempre maggior credito alle velleità del campione di Germania Pascal Ackermann, velocista in grande forma ma debuttante in un grande giro. I fuggitivi sono stati raggiunti a 7 km dall’arrivo e nel finale la Lotto Soudal di Caleb Ewan si è ben organizzata riuscendo a portare davanti il piccolo velocista australiano, con Fernando Gaviria (UAE) e Elia Viviani (Deceuninck Quickstep) a ruota. Ewan si è ben lanciato mentre Gaviria è sembrato non riuscire a rispondere e a centro strada è partito alla grande Ackermann. Viviani ha reagito cercando di mettersi in scia al tedesco che però ormai lanciatissimo è andato via di potenza vincendo davanti al Campione d’Italia.
Ewan si è dovuto accontentare del terzo posto davanti ad un Gaviria parso poco brillante, con Demare (Groupama) e Cimolai (Israel) a seguire. La classifica generale è rimasta invariata, con Roglic in maglia rosa.
Domani la terza tappa andrà da Vinci a Orbetello per una probabilissima nuova sfida tra sprinter.
Italian star @eliaviviani (@deceuninck_qst) was absolutely flying in the final sprint to second place on Stage 2 at the @giroditalia.
— Velon CC (@VelonCC) 12 maggio 2019
Time: 18”
Avg Speed: 68.6km/h
Max Speed: 72.1km/h
Avg Power: 880W
Max Power: 1230W
Cadence: 114rpm#VelonLive pic.twitter.com/cimXn0WKBX