Prima un urlo di gioia e poi la grande rabbia. Elia Viviani è arrivato per primo sul traguardo di Orbetello per lo sprint della terza tappa del Giro d’Italia, ma è stato declassato per una deviazione di traiettoria che ha danneggiato Moschetti. Battuto ieri da Pascal Ackermann, il velocista veronese ha atteso oggi le mosse del tedesco che è partito un po’ troppo presto piantandosi nel finale. Viviani l’ha così sorpassato a doppia velocità ma con uno scarto troppo deciso verso la sua sinistra. A beneficiare della situazione è stato Fernando Gaviria, dichiarato vincitore dalla giuria.
La generale ha visto perdere terreno Geoghegan Hart, il britannico della Ineos attardato nel finale da una caduta che ha spezzato il gruppo.
Stage 3 | Tappa 3
— Giro d'Italia (@giroditalia) 13 maggio 2019
🥇 @FndoGaviria 🇨🇴 - @TeamUAEAbuDhabi
🥈 @ArnaudDemare 🇫🇷 - @GroupamaFDJ
🥉 @Ackes171 🇩🇪 - @BORAhansgrohe #Giro pic.twitter.com/XF8m8waSsl
Solo Hatsuyama all’attacco
La terza tappa del Giro d’Italia, da Vinci a Orbetello, non presentava particolari difficoltà altimetriche ed era promessa ai velocisti, anche se il vento che ha spazzato il percorso per gran parte della giornata ha dato l’impressione di poter cambiare le carte in tavola. La corsa è stata invece molto lineare e prevedibile, con un solo corridore, il giapponese della Nippo Fantini, Sho Hatsuyama, che è partito all’attacco alle prime pedalate.
Nessuno ha avuto il coraggio di seguirlo e così il ragazzo giapponese si è fatto due terzi della tappa in perfetta solitudine prima di essere raggiunto quando mancavano ancora 75 km al traguardo.
Il vento è sembrato poter accendere la corsa, con il gruppo che ha dato qualche breve accelerata per poi calmarsi e rimandare tutto al gran finale.
A summary of Sho Hatsuyama's heroic 128km solo attack for @NIPPO_Fantini earlier on Stage 3 at @giroditalia:
— Velon CC (@VelonCC) 13 maggio 2019
Time: 3h30’47”
Avg Speed: 36.3km/h
Max Speed: 72.2km/h
Avg Power: 255W
Max Power: 930W
Cadence: 87rpm
Calories burned: 3520kcal = 10 full portions of noodle soup 🍜 pic.twitter.com/f94eny3Scu
Viviani, volata irregolare
I treni dei velocisti si sono schierati negli ultimi chilometri per preparare la sfida finale con l’incognita del vento.
Una curva a cinque chilometri dall’arrivo ha causato una caduta in cui è rimasto coinvolto anche Tao Geoghegan Hart. Il giovane britannico è stato atteso dai compagni, ma alla fine ha perso un minuto e mezzo.
La Groupama di Demare ha preso in testa il finale caratterizzato da una difficile e stretta doppia curva d’ingresso al rettilineo d’arrivo. Pascal Ackermann si è portato in testa lanciandosi un po’ presto e non è riuscito a resistere al forte vento contrario che ha avvantaggiato chi arrivava da dietro. Così Elia Viviani è uscito con una certa facilità dalla sua ruota ma ha allargato la sua traiettoria verso sinistra andando quasi ad impattare contro Matteo Moschetti. Viviani ha vinto nettamente davanti a Fernando Gaviria e Arnaud Demare, ma la giuria è intervenuta per sanzionare il suo sprint.
Il regolamento impone infatti di tenere una linea dritta nello sprint e quel movimento di Viviani verso Moschetti ha portato al declassamento. La vittoria è andata così a Gaviria su Demare, Ackermann, Moschetti e Nizzolo.
📹 #Giro
— CyclingTime (@Cyclingtimenews) 13 maggio 2019
La sbandata di Elia Viviani sulla sinistra ritenuta irregolare dalla giuria: la vittoria di Orbetello viene assegnata a Fernando Gaviria#Giro102 pic.twitter.com/t1ku9sPle6