La morte di Niki Lauda ha lasciato indubbiamente un grande vuoto nel mondo della Formula 1: con lui se n'è andata una delle ultime leggende di questo sport, quel "pilota che visse due volte" capace di rialzarsi dopo il terribile incidente del Nurburgring del 1° agosto 1976 quando, completamente avvolto dalle fiamme mentre si trovava nella sua Ferrari, rischiò seriamente di morire e di veder compromessa la sua sfolgorante carriera. Ma il fuoriclasse austriaco con grande coraggio e non senza sofferenze riuscì a risollevarsi, stupendo i tifosi e gli appassionati quando nel settembre dello stesso anno, a poco più di un mese dal drammatico incidente, tornò in pista al Gran Premio d'Italia, ottenendo un quarto posto che venne salutato come una vittoria.

Da lì, dopo aver assistito suo malgrado al trionfo iridato del suo grande rivale James Hunt, la storia di Niki Lauda ripartì più veloce che mai, con altri due mondiali conquistati nel 1977 (sempre con la Ferrari) e nel 1984 (stavolta con la McLaren).

A poche ore dall'annuncio della morte di Niki Lauda è arrivata un'interessante proposta da parte di Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda, il quale ha comunicato che presto invierà all'Aci una richiesta ufficiale affinché si intitoli l'autodromo di Monza proprio al campione austriaco. Il politico milanese, infatti, ha sottolineato il profondo legame esistente fra il tre volte campione del mondo e la pista lombarda, ricordando che proprio su questo circuito il 12 settembre 1976 "il computer" tornò a correre dopo il rogo del Nurburgring, entrando di fatto nella leggenda della Formula 1.

Inoltre nel 1975 si aggiudicò l'iride al termine del GP d'Italia, senza dimenticare il successo nel GO del 1978 e anche quello del 1984 quando conquistò il terzo mondiale della sua immensa carriera.

Per tutti questi motivi, dunque, Grimoldi ha affermato senza remore che: "Monza deve essere intitolata a Niki Lauda".

Aci, il presidente La Russa: 'Il mito di Monza e quello di Lauda sono cresciuti insieme'

La sede centrale dell'Automobile Club Milano - che si trova a Corso Venezia - in segno di lutto per la scomparsa di Niki Lauda ha esposto le sue bandiere a mezz'asta. Intanto, nell'attesa di sapere quale sarà la presa di posizione dell'ente quando giungerà la proposta ufficiale di Grimoldi di dedicare il circuito di Monza al campione austriaco, il presidente Geronimo La Russa ha rilasciato delle dichiarazioni piuttosto significative.

Infatti dopo aver sottolineato quanto il fuoriclasse viennese sia stato importante per avvicinare gli appassionati al mondo della Formula 1, non ha affatto negato il profondo legame che è sempre esistito tra il pilota e la pista di Monza, il cui mito è cresciuto insieme, ricordando - come del resto ha fatto anche Grimoldi - come i passaggi più importanti della carriera dell'ex Ferrari siano avvenuti nell'autodromo lombardo.