È ancora aperta la corsa alla vittoria finale del Giro di Svizzera nonostante Egan Bernal abbia staccato tutti nei due arrivi in salita di ieri a Flumsberger e di oggi sul San Gottardo. Il giovane talento colombiano ha attaccato a 3 km dalla vetta in uno schema ormai consolidato del Team Ineos. Sulla suggestiva salita in pavè del San Gottardo Bernal ha messo all’angolo tutti gli avversari ma senza riuscire ad assestare il colpo del Ko a Rohan Dennis. Il passista australiano si è difeso oltre le previsioni, anche grazie all’aiuto di Pozzovivo, e nella crono di domani potrà cercare la rimonta in classifica.

Sono arrivate buone risposte da Fabio Aru, che si è confermato sui livelli già espressi nella tappa di ieri.

Svizzera, otto all’attacco

La settima tappa del Giro di Svizzera era il vero appuntamento con l’alta montagna, con ben 216 km da percorrere e le lunghe salite di Lukmanierpass e San Gottardo. Nelle fasi iniziali se ne sono andati in otto: Michael Albasini, Koen Bouwman, Winner Anacona, Tsbagu Grmay, Steve Morabito, Mathias Frank, Gino Maeder e Lukasz Wisniowski.

Il Team Ineos della maglia oro Egan Bernal ha tenuto sotto controllo la situazione, con il chiaro intento di cercare un allungo in classifica ma anche la vittoria di tappa.

La squadra britannica ha trovato poi anche la collaborazione del Team Bahrain di Dennis e Pozzovivo e della Movistar, che però non ha trovato delle buone risposte dai suoi uomini designati, Betancur e Soler.

L’attacco di Bernal

Sulla salita finale del San Gottardo, 12 km al 7% con un lungo tratto di pavè, Bouwman e successivamente Frank hanno cercato di fare il vuoto tra gli attaccanti per giocarsi le residue speranze di resistere al rientro del gruppo, che però è stato inesorabile.

Frank è stato l’ultimo ad arrendersi sotto il ritmo sempre più incalzante del Team Ineos, che ha ridotto sempre di più la consistenza numerica del gruppo.

A 5 km dalla vetta ha attaccato Enric Mas, ma quella dello spagnolo è stata soprattutto una reazione d’orgoglio alle deludenti prove dei giorni scorsi. La Ineos ha continuato il suo lavoro fino a quando Bernal, a 3 km dall’arrivo, ha innestato il lungo rapporto e dalla testa del gruppo ha cominciato ad allungare.

Mas è stato raggiunto e staccato subito, e dietro al colombiano Pozzovivo ha scandito un buon ritmo regolare per Rohan Dennis. Bernal è sembrato soffrire il fondo in pavè e le difficoltà ad alzarsi sui pedali, ma ha continuato a guadagnare spingendo il suo rapportone e andando così a conquistare il successo. Pozzovivo e Dennis hanno limitato il passivo a soli 23’’, un risultato eccellente per il passista australiano. Poco più dietro sono arrivati Konrad, Hirt, Benoot, mentre Fabio Aru, staccatosi negli ultimi 3 km, ha concluso a 1’03’’.

In classifica generale Egan Bernal ha ora un vantaggio di 41’’ su Dennis, 1’13’’ su Konrad e 1’17’’ su Pozzovivo.

Fabio Aru è ottavo a 2’20’’, un buon risultato considerando che questa è la sua prima corsa a tappe dopo tre mesi di assenza e l’intervento alla gamba.

Domani al Giro di Svizzera sarà la volta della cronometro di Goms, 19 km in cui Rohan Denis sfoggerà la sua maglia iridata cercando la rimonta su Bernal. Nella tappa d’apertura, lunga circa la metà, la differenza a vantaggio dell’australiano era stata di 23’’.