Dopo oltre un mese dalle critiche incassate da Nick Kyrgios che, tra l'altro, quest'ultimo ha recentemente ribadito in un'intervista alla stampa britannica, arriva la risposta di Nole Djokovic. Il numero uno del mondo però preferisce non alzare i toni della polemica e le sue dichiarazioni sono parecchio diplomatiche. In questo momento il serbo è nella sua Belgrado, dove si sta allenando in vista di Wimbledon e, come noto, ha scelto di non disputare tornei intermedi prima del debutto sulla prestigiosa erba londinese. Raggiunto dai cronisti locali, gli è stato chiesto un parere sulle dichiarazioni di Kyrgios.

Djokovic ha fatto 'spallucce': "Non so perché dica quelle cose, magari è solo il suo modo di essere ed io lo rispetto, così come rispetto tutti i giocatori del tour".

Kyrgios lo aveva definito 'imbarazzante'

Il discusso australiano non lo aveva giudicato come giocatore, anzi sotto l'aspetto tenico lo aveva definito "uno tra i più grandi campioni in grado di battere il record di Slam di Federer anche se non è il più grande di sempre. Io l'ho battuto e se perdi contro di me non sei il più grande, considerato che il tempo che io dedico al Tennis è zero rispetto a Novak". Aveva invece contestato il suo carattere, a suo modo di vedere è "ossessionato dall'essere amato come Federer, vuole essere come lui e per questo non lo sopporto, lo trovo imbarazzante".

Kyrgios aveva preso in giro anche il gesto con cui Djokovic celebra le vittorie, quando mima un abbraccio al pubblico. "Raccapricciante, il suo modo di celebrare mi uccide. Se dovessi batterlo ancora, imiterò il suo modo di celebrare".

'Nick è un bravo ragazzo'

Dunque per Djokovic, le parole di Kyrgios non sono importanti ed ognuno è libero di pensare ciò che vuole.

"Fondamentalmente Nick è un bravo ragazzo - dice il campione serbo - e non so perché abbia detto tutte quelle cose. Magari vuole solo attirare l'attenzione e distinguersi. Vuole mostrarsi aperto, sincero? Fa parte del suo personaggio e se non mi mostra rispetto comunque non lo giudico, è il suo modo di comunicare". Nole ricorda un torneo di qualche tempo fa, negli Stati Uniti, dove si trovò a chiacchierare amichevolmente con Nick Kyrgios.

"Era un periodo in cui tutti ce l'avevano con lui a causa delle sue buffonate, gli ho offerto il mio aiuto dicendogli che in passato avevo avuto problemi e critiche per il mio comportamento. Evidentemente qualcosa dentro di lui è cambiata". Alla fine Djokovic preferisce liquidare la questione. "Sinceramente - dice - non ho mai avuto questo tipo di problemi con altri giocatori, ma non ci perderò il sonno". Andando al tennis giocato, c'è da dire che nemmeno il ritorno sulla tanto amata erba inglese ha apportato benefici al rendimento di Nick Kyrgios che al Torneo del Queen's si è arreso agli ottavi di finale in tre set a Félix Auger-Aliassime.