Clamoroso al Madison Square Garden e non è un titolo sensazionalistco, perché chi segue la boxe sa bene che questo è davvero al di là di ogni pronostico. Andy Ruiz è il nuovo campione del mondo dei pesi massimi versione Super WBA, IBO, IBF e WBO, ha messo k.o Anthony Joshua alla settima ripresa. Il debutto americano ha dunque portato male al pugile britannico che, pertanto, ha conosciuto a New York l'amarezza della sconfitta per la prima volta in carriera. Non è esagerato definire questo risultato, insieme alla vittoria di James 'Buster' Douglas a Tokyo su Mike Tyson nel 1990 ed a quella di 'Cinderella Man', Jim Braddock su Max Baer sullo stesso ring del Madison nel lontano 1935, il più incredibile della storia ultracentenaria dei pesi massimi.

L'avvio del combattimento: primi round di studio

Ruiz entra per primo sul ring, lo staff dello sfidante sventola la bandiera messicana. Poi entra Joshua che troneggia su di lui, la differenza d'altezza è evidente ed il vantaggio nell'allungo da parte del campione può essere la chiave del match. I primi due round sono di studio, Ruiz cerca da subito di accorciare le distanze ed il britannico lo pizzica con il jab in attesa di trovare lo spazio per piazzare i suoi colpi, nel secondo round va a segno con un bel destro che lascia intuire un combattimento decisamente sofferto da parte dello sfidante.

L'incredibile terzo round

Nel terzo round accade di tutto. Joshua decide di accelerare i tempi e va a segno con una bella combinazione a due mani che sorprende l'avversario: Ruiz va knock down e ciò che si era intuito alla fine del secondo round inizia a prendere forma.

Ma la boxe è uno sport dove nulla è mai scontato e, talvolta, bastano pochi attimi per capolvolgere le sorti di un incontro. Ciò che accade dopo, infatti, lascia tutti a bocca aperta: Ruiz dimostra di non aver risentito dell'atterramento e passa al contrattacco, il suo gancio sinistro entra nella guardia del campione del mondo ed il diretto destro lo coglie in pieno e gli fa toccare il tappeto.

Per Joshua è la seconda volta in carriera, ma la reazione è ben differente rispetto a quanto accaduto con Klitschko oltre due anni fa: è parecchio scosso e non riesce a riprendersi, Ruiz lo pressa con una serie incredibile di colpi che lo chiude all'angolo e lo fa scivolare al tappeto per la seconda volta. Il round si conclude e la campana praticamente lo salva.

Il 'miracolo' si realizza al settimo round

Nel quarto round, pertanto, tutti si chiedono se Joshua sarà in grado di reagire dopo essere stato sull'orlo del baratro. Inaspettatamente, Ruiz non lo pressa e gli permette di tornare a combattere dalla distanza ed è proprio ciò di cui il campione aveva bisogno: non è una ripresa spettacolare, ma AJ tira il fiato e si aggiudica la frazione. Nella ripresa successiva, in effetti, il britannico sembra essersi completamente ripreso e riesce pure ad andare a segno con qualche buon colpo. Ruiz comprende che deve accorciare nuovamente le distanze e sorprenderlo, quasi ci riesce nel sesto round dove piazza un'altra velocissima combinazione: un sinistro va a segno, poi un altro, Joshua si abbassa e dimostra di aver sentito i colpi.

Quando inizia il settimo round, Andy Ruiz è probabilmente consapevole di avere a portata di mano la clamorosa impresa ed inizia a crivellare di colpi un avversario nuovamente sorpreso che finisce per scivolare al tappeto per la terza volta. AJ si rialza quasi subito, ma è visibilmente scosso: ritorna al centro del ring con aria frastornata e sofferente e lo sfidante capisce che l'impresa è davvero a portata di mano. Così si avventa nuovamente sulla sua 'vittima' con un altra, velocissima combinazione ed il pluricampione del mondo va ancora giù. Si rialza, ma le lampadine sembrano in black out, va verso l'angolo. L'arbitro lo guarda e gli dice qualcosa, Joshua scuote la testa: il combattimento è finito.

Ruiz: 'Andare al tappeto mi ha reso più forte'

Andy Ruiz è, dunque, il nuovo campione del mondo dei pesi massimi, detentore di quattro corone. A fine combattimento è assolutamente in estasi per l'impresa appena compiuta. Gli chiedono cosa ha pensato dopo quel knock down subito nel terzo round, prima della sua incredibile reazione. "Sono caduto al tappeto e per me era la prima volta, ma questo mi ha reso più forte e mi ha fatto desiderare soltanto di reagire e buttare giù il mio avversario. Da quel momento ho iniziato la caccia, dovevo colpirlo e buttarlo giù, nient'altro". L'ex campione è decisamente confuso: "Niente scuse, mi ha sorpreso e non ho saputo reagire. Gli faccio i miei complimenti anche se avrei preferito che fosse Deontay Wilder.

Ma non era lui, era Andry Ruiz e si merita tutta la fama e la fortuna che sta per raggiungere dopo questa sera. Non cerco scuse - ha aggiunto - perché questa è la boxe e non è stata la mia serata. Questa è la notte di Andy Ruiz". Poi si rivolge al nuovo campione: "Faremo la rivincita nel Regno Unito, a novembre o dicembre". Il rematch sembra dunque scontato e quanto appena accaduto sconvolge decisamente la divisione dei pesi massimi. E pensare che Ruiz non doveva nemmeno esserci sul ring del Madison, sfidante dell'ultima ora dopo la sospensione per doping di Jarrell Miller.