Novak Djokovic procede a vele spiegate verso la finale di Wimbledon. Questo il parere degli addetti al lavori, nonostante siano stati archiviati soltanto i primi tre turni dello Slam britannico. Sul versante del tabellone dove spicca il nome del numero uno del mondo, infatti, non c'è più alcun tennista che occupa uno dei primi dieci posti della classifica Atp. Ben più competitiva l'altra parte, dove la corsa verso l'ultimo atto del torneo sembra parecchio più incerta. Su come stiano andando le cose, il primo ad esserne sorpreso è il campione serbo che, comunque, non avrà certamente cali di tensione nelle prossime partite.

La finale va conquistata, match dopo match e chiunque può riservare brutte sorprese dietro l'angolo per i favoriti del torneo. Un esempio in tal senso è Hubert Hurkacz che, nel terzo turno, ha severamente impegnato proprio Nole Djokovic con i primi due set giocati ad altissimo livello ed un parziale vinto al tie-break che ha trascinato la partita fino al quarto set.

'Sono sorpreso, ma rispetto i giocatori che hanno battuto i Top 10'

Il serbo è un giocatore fin troppo esperto per sentirsi già virtualmente in finale, tuttavia non può che definire 'sorprendente' la composizione della metà di tabellone che lo interessa da vicino negli ottavi di finale. "Sono certamente sorpreso dal fatto di non avere nemmeno un Top 10 dopo i primi tre turni dalla mia parte di tabellone - sottolinea - ma ho il massimo rispetto per quei giocatori che sono stati capaci di battere i Top 10.

Affronterò tennisti di classifica più bassa, ma non per questo il mio atteggiamento sarà diverso nelle prossime partite". Nole ne ha appena avuto un esempio tangibile in Hubert Hurkacz contro il quale è stato in difficoltà nel primo set ed ha perso il secondo, prima di prendere decisamente il comando delle operazioni nel terzo parziale.

"Ha fatto una grande partita, ha servito benissimo. Grazie a lui la gente ha potuto assistere ad un match di alta qualità. Nel secondo set perso al tie-break difettavo nella risposta sulla sua seconda di servizio, un'incertezza che non ho avuto nelle prime due partite. Poi ho disputato un terzo set perfetto ed ho mantenuto lo standard anche nel quarto.

Il risultato mi soddisfa, ma mi fa capire che devo ancora lavorare e migliorarmi, in uno Slam è sempre così'.

Il tributo a Baghdatis

Djokovic ha voluto inoltre esprimere un saluto sportivo a Marcos Baghdatis che ha disputato contro Matteo Berrettini al secondo turno l'ultima partita della sua carriera. Il 34enne cipriota, finalista agli Australian Open nel 2006 ed ex numero 8 del mondo nello stesso anno, ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. "Marcos lo amiamo tutti per il suo fantastico carattere: è allegro ed estroverso, amico di tutti e rispetta tutti. Ci mancherà parecchio, ma al di là di questo - aggiunge Nole - è stato un tennista di altissimo livello e può essere oroglioso della sua carriera. Gli auguro il meglio".