Marcel Kittel lascia il Ciclismo. Il campione tedesco si era preso una pausa nello scorso maggio, rompendo il contratto con la Katusha Alpecin, ma lasciando una porta aperta per un possibile ritorno in gruppo. Nelle scorse settimane si era parlato con insistenza di un approdo alla Jumbo Visma per la prossima stagione, ma Kittel ha annunciato ora la sua decisione di smettere definitivamente con le corse. Il velocista tedesco lascia ad appena 31 anni e con un bel palmares di 89 vittorie.

Dalle vittorie all’addio

L’ultima immagine di Marcel Kittel da corridore resterà quella un po’ triste di un ciclista in grave difficoltà, staccato da tutto il gruppo durante la Scheldeprijs Vlaanderen dello scorso aprile, una corsa fiamminga che nel passato aveva vinto per ben cinque volte.

Dopo anni di grandi successi con le maglie della Giant e della Quickstep in cui si era imposto come il velocista più forte al mondo, qualcosa si è rotto nei meccanismi psicologici del corridore tedesco.

Il passaggio alla Katusha all’inizio del 2018 sembrava il preludio ad una nuova avventura carica di successi, sorretta da uno sponsor tedesco e da un contratto ricchissimo. Invece la collaborazione si è rivelata una sorta di incubo, tra risultati sempre più scarsi, attriti con lo staff tecnico e la dirigenza, motivazioni sempre più fragili. Kittel ha ottenuto appena tre vittorie con la Katusha e a maggio ha chiesto ed ottenuto la risoluzione del contratto.

In molti pensavano che questa sarebbe stata solo una pausa temporanea, un modo per ritrovare l’equilibrio e ripresentarsi poi in gruppo con una nuova squadra.

Le voci di un ritorno con la Jumbo Visma si erano fatte insistenti durante l’estate, ed invece questo periodo di riflessione è servito a Kittel per maturare la decisione di dire basta per sempre con il ciclismo. Il velocista tedesco lo ha annunciato in un’intervista al giornale Der Spiegel. “Ho perso ogni motivazione per continuare a torturarmi sulla bici” ha spiegato l’ex corridore della Quickstep.

Kittel: ‘Una perdita di qualità della vita’

Il 31enne di Arnstadt è deciso a dare una svolta alla sua vita. A novembre diventerà padre per la prima volta ed intende riprendere gli studi universitari. “Come corridore viaggi per 200 giorni all’anno e non voglio vedere mio figlio crescere su Skype. Famiglia, amici, tutto era troppo breve, oltre alla fatica permanente e alla routine.

Ho avvertito sempre di più questa perdita di qualità della vita” ha raccontato Kittel, che ha descritto il difficile rapporto con la Katusha in una parola: “Solo pressione, pressione e pressione”.

Kittel ha iniziato la carriera da professionista nel 2007, a 19 anni, con la squadra continental Thuringer Energie Team, un vivaio del quale facevano parte altri futuri campioni del ciclismo tedesco come Tony Martin e John Degenkolb.

Kittel si è segnalato dapprima come specialista delle cronometro, diventando successivamente un campione delle volate. In carriera ha conquistato 89 vittorie, tra cui 14 tappe del Tour de France, 4 del Giro d’Italia e una alla Vuelta Espana.