A soli due giorni dall’apertura della rassegna iridata fa discutere la nuova gara che domenica 22 settembre aprirà il programma. Rispetto alle scorse edizioni dei Mondiali di ciclismo non ci sono più le cronosquadre riservate ai club, sia al maschile che al femminile, ma una nuova competizione mista per formazioni nazionali. A questa gara, che non sarà una vera e proprio cronometro ma più una staffetta, parteciperanno tre uomini e tre donne per ciascuna nazione. Il progetto non ha riscosso grande successo in questa prima edizione, come dimostrano le iscrizioni ferme ad appena undici squadre e l’assenza di quasi tutti i big.

Lefevere: ‘Questo evento non crescerà’

Domenica 22 settembre i Mondiali di Ciclismo in Yorkshire si apriranno con una novità assoluta per la rassegna iridata, la staffetta mista vista per la prima volta ai recenti Campionati Europei. La corsa si svolgerà su un circuito di 28 km che sarà percorso prima dai tre componenti maschili della squadra e all’arrivo di questi dalle tre componenti femminili. Ovviamente vincerà la nazionale che avrà impiegato il minor tempo complessivo dalla partenza degli uomini fino all’arrivo delle donne.

L’inserimento di questa prova al posto delle due cronosquadre per club ha suscitato molte perplessità, e lo spettacolo non si preannuncia indimenticabile visto che si sono iscritte solo undici nazionali e con pochi corridori di primo piano al via.

Nonostante questa partenza a rilento l’Uci vuole portare questo nuovo format della staffetta mista alle Olimpiadi a partire dal 2024, convinta che sia un’idea vincente.

Non così la pensano molti addetti ai lavori, a partire da Patrick Lefevere, il Team manager della Deceuninck Quickstep che rivorrebbe le cronosquadre per club ai Mondiali e parla di boicottaggio verso la staffetta mista.

“Se dipendesse da me boicotterei questa gara. La cronosquadre era una disciplina meravigliosa e non lo dico perché l’abbiamo vinta per quattro volte” ha dichiarato il dirigente belga. “Era prestigiosa, c’erano i corridori più forti, e ora l’Uci la cancella. Io non credo in questa nuova gara” ha aggiunto Lefevere convinto che questo format non sia spettacolare e che verrà boicottato dai ciclisti migliori.

“All’Uci pensano che questo evento crescerà, io non la penso così” ha commentato il Team manager della Deceuninck Quickstep.

‘Viviani voleva assolutamente correre’

La contrarietà di Lefevere a questo nuovo evento ha portato ad un forte contrasto con Elia Viviani. Il Campione Europeo, che lascerà la Deceuninck a fine stagione, è stato mandato dalla squadra a correre il Giro di Slovacchia mentre lui avrebbe voluto partecipare alla staffetta iridata andando nello Yorkshire con qualche giorno di anticipo. “Non dovremmo dare i nostri corridori per partecipare a questa gara” ha dichiarato Lefevere continuando sul tema del boicottaggio e proponendo una sorta di Mondiale non ufficiale organizzato nello stesso giorno dall'associazione Velon e dedicato alle cronosquadre.

Il manager della Deceuninck ha parlato duramente della vicenda riguardante Elia Viviani, che era desideroso di correre la staffetta mista anziché il Giro di Slovacchia. “Voleva assolutamente correre per gareggiare insieme alla sua fidanzata Elena Cecchini e voleva abbandonare il Giro di Slovacchia prima della fine. Ma in nessun modo può farlo” ha dichiarato in modo perentorio Lefevere. Viviani sarà alla corsa a tappe slovacca fino a domani, sabato 21, quindi dovrà trasferirsi in fretta verso lo Yorkshire dove il giorno successivo è prevista la staffetta dei Mondiali. “Deve solo assicurarsi di arrivare in tempo” ha aggiunto il dirigente fiammingo confermando la sua risposta assolutamente negativa alle richieste del corridore.

Viviani è stato convocato per correre la staffetta mista dei Mondiali insieme a Davide Martinelli e Edoardo Affini, mentre le tre donne saranno Elena Cecchini, Elisa Longo Borghini e Tatiana Guderzo.