La NextGen del Tennis batte un colpo, anzi ne batte due quasi in contemporanea. Siamo ormai abituati alla marcia di Daniil Medvedev, finalista degli ultimi cinque tornei ai quali ha preso parte ed ora ad un passo dall'ultimo atto anche al Masters di Shangai. Nulla da fare per Fabio Fognni che fin qui aveva disputato un ottimo torneo, ma nei quarti si è dovuto arrendere alla maggiore freschezza atletica del giovane moscovita che si conferma davvero uno degli assi del tennis internazionale in questa seconda parte della stagione. L'impresa di giornata porta però la firma di Stefanos Tsitsipas che ritrova classe e piena efficacia e riesce a mandare a casa il grande favorito nonché numero uno del mondo, Novak Djokovic.

Un successo in rimonta da parte del giovane greco che gli regala un'immensa soddisfazione alla luce di una stagione in chiaroscuro che lo aveva visto uscire di scena precocemente a Wimbledon ed ai US Open. L'aria cinese porta decisamente bene a Tsitsipas che aveva raggiunto la finale la settimana scorsa ai China Open di Pechino.

Fognini discreto, Daniil perfetto

Il tennis italiano perde dunque un pezzo in questi quarti di finale, ma non c'è davvero nulla da obiettare dinanzi alla prestazione di Medvedev, davvero un passo avanti rispetto a Fognini. A fare la differenza è l'implacabile servzio del russo che rende quasi impossibile la risposta del vincitore del Masters di Montecarlo: nel primo set, chiuso 6-3 in proprio favore, Daniil perde solo quattro punti alla batttuta e nel sesto gioco va a piazzare il break.

La pratica viene chiusa in meno di mezz'ora. Fabio tenta il tutto per tutto nel secondo parziale, riesce a salvare due palle-break con il punteggio in parità sull'1-1 e sul 2-2 riesce a conquistare punti importanti nel suo turno di battuta. Il set è decisamente più equilibrato con Fognini che salva un altro break sul 4 pari e si porta avanti nel punteggio.

Qui la reazione di Medvedev rasenta ancora una volta la perfezione e dopo due splendidi punti dell'italiano, il russo non sbaglia più nulla conducendo in porto la missione semifinale con lo score di 7-5. La partita sta tutta nella frase emblematica di Fognini a bordo campo: "Questo qui è un'estate che non sbaglia nulla".

Stefanos bombarda Nole

Nel secondo quarto di finale di giornata arriva il risultato a sorpresa ed è tutto merito di Stefanos Tsitsipas che riesce a portare a casa un risultato prestigioso ed importante che, soprattutto, gli schiude le porte della semifinale estromettendo dalla competizione il principale favorito. Djokovic era sembrato in gran spolvero dopo l'infortunio patito a New York e lo aveva dimostrato sia a Tokyo che nei primi turni a Shangai. In effetti il primo set sembra confermare la sua superiorità, Nole gioca in scioltezza e Tsitsipas è in evidente affanno, il serbo s'inventa colpi sui quali arrivare è praticamente impossibile: lo score di 6-3 è abbastanza emblematico. Se c'è una qualità che viene ampiamente riconosciuta a Djokovic è quella di mantenere la calma nei momenti topici di una partita, talvolta però accade che i ruoli si possano invertire ed è Stefanos, consapevole di non avere nulla da perdere, ad alzare il livello del suo tennis ed a mantenere un self control quasi glaciale in un secondo set in cui non sbaglia nulla: si procede praticamente punto a punto e nel clou 'Djoker' perde la pazienza e subisce il break che vale il 7-5 in favore del giovane ellenico decisamente 'aiutato' da un incredibile doppio fallo del suo titolatissimo avversario.

Ci si attende che nel terzo e decisivo parziale Djokovic scateni la sua rabbia, ma è Tsitsipas ad avere più benzina in corpo ed a bombardarlo letteralmente, dando poche chances al serbo di rientrare in partita: lo score è la fotocopia del primo set, un 6-3 che, però, stavolta viene piazzato in favore del greco ed è ben più pesante perché sancisce la conquista della semifinale nel match più duro e difficile. Sarà dunque grande sfida tra due giovani talenti del tennis per conquistare l'ultimo atto, Tsitsipas contro Medvedev e chi fa il tifo per la NextGen non può che urlare 'finalmente'.