È ancora presto per i disfattismi (o i trionfalismi, dipende da come la si guardi), ma è evidente che i primi tre giorni di test di Formula 1 a Barcellona non siano stati particolarmente positivi per la Ferrari.
Per quanto sia vero che le prove pre-stagione servano a verificare l'affidabilità e la funzionalità delle varie componenti delle monoposto, la rottura della power unit dopo appena 1.368 km (inferiori ai 5.000 km che il motore dovrebbe essere in grado di sostenere), la scarsa velocità di punta in rettilineo e la tendenza a non ricercare la prestazione sul giro lanciato in favore di un approccio più conservativo e dedito alla raccolta dati, hanno fatto sorgere dubbi e preoccupazioni nei fan del Cavallino.
Memori anche dello scorso anno, quando il dominio Ferrari nei test lasciava falsamente presagire un mondiale e alla portata della casa di Maranello.
Per ora Vettel e Leclerc sono abbastanza soddisfatti della macchina a loro disposizione, più carica aerodinamicamente rispetto alla monoposto dell'anno scorso ma non ancora perfettamente bilanciata, mentre il Team Principal Mattia Binotto, nonostante si dica soddisfatto per la mole di dati raccolti, pare mostrare qualche perplessità in più in merito ai risultati dei test, specialmente considerando lo strapotere della Mercedes e il suo nuovo asso nella manica: il DAS.
La Mercedes stupisce ancora
La scuderia di Stoccarda non finisce mai di sorprendere i suoi tifosi e tutti gli addetti ai lavori.
Nonostante sei anni di indiscusso dominio (o forse proprio per questo), la Mercedes non ha alcuna intenzione di adagiarsi sugli allori ed è per questo che a Barcellona si è presentata con un'innovazione mai vista prima d'ora, ossia il precedentemente citato DAS (Dual Axis Steeering, sterzo a doppio asse). Il DAS sostanzialmente è uno sterzo mobile in grado di agire, tramite un movimento longitudinale, sulla convergenza delle gomme anteriori garantendo un miglior ingresso in curva e una distribuzione del calore sulle gomme più efficiente, il tutto bypassando le direttive della Pirelli riguardo gli angoli di camber.
I competitor della Mercedes, però, dopo un primo momento di choc sono passati all'attacco muovendo dubbi sulla legalità della rivoluzionaria soluzione meccanica, in particolare per quanto riguarda la violazione del parco chiuso (il DAS consentirebbe alle Frecce d'Argento di cambiare assetto in gara) e la sicurezza del pilota.
Tuttavia, la FIA ha dato il suo beneplacito e ha approvato il DAS per questa stagione, vietandolo al contempo per la prossima. Comunque, DAS o non DAS, la Mercedes si conferma ancora come la macchina da battere visto che, nell'ultima giornata dei test, Valtteri Bottas ha siglato il tempo più veloce di tutte e tre le giornate e il campione in carica Lewis Hamilton ha mostrato di avere il miglior passo gara.
Occhio ai terzi incomodi
Se il dominio Mercedes era pressoché scontato, più difficile da prevedere era l'exploit della Racing Point. L'ex Force India, infatti, nel corso di tutta la tre giorni di Barcellona ha ottenuto riscontri cronometrici molto interessanti, sia sul passo gara sia sul giro secco, in virtù anche della straordinaria somiglianza della RP20 con la Mercedes dell'anno scorso.
Infatti, confrontando le due vetture, pare evidente che le aree dell'ala anteriore e posteriore, le prese d'aria del motore e la geometria delle sospensioni siano molto simili, se non addirittura identiche, a quelle della W10. Visti i presupposti, è lecito aspettarsi una stagione molto interessante da parte della Racing Point che potrebbe persino aspirare ad essere la "Mercedes degli altri".
Un'altra scuderia ad aver convinto per solidità e prestazioni è stata la Red Bull. La vettura di Max Verstappen e Alexander Albon pare essere la candida numero uno per insidiare la Mercedes vista la grande affidabilità e il buon passo gara della scuderia di Milton Keyes, sebbene non ancora ai livelli raggiunti da Hamilton nell'ultimo giorno di test.
Resta comunque l'impressione che, una volta raggiunto l'equilibrio ideale fra aerodinamica e motore Honda, la scuderia anglo-austriaca potrà dare del filo da torcere alle Frecce d'Argento e dar vita ad un mondiale emozionante e ricco di battaglie.