Freddo e pioggia intensa hanno segnato la giornata della Faun Ardeche Classic, la corsa francese in cui Vincenzo Nibali ha fatto la sua seconda presenza stagionale dopo il buon debutto alla Volta Algarve. Su un percorso molto difficile, tecnico e con tante salite impegnative, il francese Remi Cavagna ha regalato al pubblico una vera impresa. Dopo essersi inserito in una fuga partita nelle fasi iniziali il corridore della Deceuninck Quickstep è rimasto da solo al comando a quasi 50 chilometri dall’arrivo concludendo con oltre tre minuti di vantaggio su tutti gli altri, decimati dalla giornata climaticamente terribile.
Nibali si è fatto vedere all’attacco, ma è poi andato in crisi finendo nelle retrovie.
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— Alpe__dHuezBT (@Alpe__dHuezBT) February 29, 2020
Faun Ardeche, Cavagna subito in fuga
Mentre in Belgio è iniziata la campagna di classiche sul pavè con la Het Nieuwsblad, contemporaneamente il Ciclismo francese ha proposto la Faun Ardeche Classic, una corsa meno certamente prestigiosa ma che si è rivelata durissima. Al percorso segnato da tante salite, con tanti tratti tortuosi e particolarmente tecnici, si è aggiunta una giornata da tregenda, con pioggia ad oltranza, freddo e vento a sferzare i corridori dall’inizio alla fine.
Remi Cavagna (Deceuninck Quickstep) si è fatto galvanizzare dal moltiplicarsi delle difficoltà e fin dalle battute iniziali è andato all’attacco in compagnia di Victor Lafay (Cofidis).
A questa coppia si sono poi aggiunti altri corridori, formando così un gruppetto che ha raggiunto un vantaggio di cinque minuti. Sul susseguirsi di salite Cavagna è rimasto poi con il solo Ben King (NTT), ma anche l’americano ha dovuto cedere quando mancavano ancora una cinquantina di chilometri al traguardo. Cavagna ha invece proseguito senza cedimenti, forte ancora di circa cinque minuti di vantaggio su un gruppo ridotto a poche decine di corridori.
Nibali attacca, ma va in crisi
Approfittando anche di un tratto di discesa Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) si è lanciato al contrattacco insieme ad altri corridori, tra cui Warren Barguil (Arkea). Il campione siciliano ha poi staccato tutti sulla dura salita di Saint Romain de Lerps, diventando il primo inseguitore di Cavagna, ancora saldamente al comando.
Dopo aver lasciato un’ottima impressione in questa fase di gara, Nibali è però crollato nel finale, forse per una crisi di fame o di freddo. Il capitano della Trek è stato raggiunto e superato dal gruppetto inseguitore con Barguil, Kangert (EF), Guillaume Martin e Edet (Cofidis), e da tanti altri corridori sparsi rimasti più attardati, scivolando così in breve nelle retrovie.
Remi Cavagna ha sigillato la sua giornata da eroe concludendo da trionfatore con quasi tre minuti di vantaggio sugli inseguitori, arrivati tutti alla spicciolata come in una tappa di alta montagna di un grande giro. Kangert ha chiuso secondo davanti a Martin, Barguil e Edet, con un buon Lorenzo Rota al sesto posto. Nibali ha terminato al 17° posto a otto minuti dal vincitore.