Era il 16 febbraio 1979 e ad Urbino nasceva una stella, quella che negli anni a venire sarebbe diventata la più splendente di tutte e la regina del firmamento chiamato Motomondiale. La stella è quella di Valentino Rossi, il campione cresciuto a Tavullia che il 16 febbraio ha compiuto 41 anni: alle spalle una carriera costellata di successi, titoli e grandi soddisfazioni che lo hanno proiettato nella storia dello sport mondiale.

Valentino, 30 anni di successi

Valentino Rossi, il ragazzo delle strade di Tavullia, città simbolo della sua fama e storia, ha dimostrato quello che si può riuscire ad ottenere in 30 anni di carriera.

Vittorie, sconfitte, cadute, cambiamenti e tante soddisfazioni. Valentino è sin qui l'unico pilota del Motomondiale ad aver vinto almeno un titolo nelle 4 classi 125, 250, 500 e Motogp. L'unico pilota talmente spregiudicato da aver lasciato una moto vincente come la Honda con la quale è riuscito a dominare ogni gran premio e mondiale per provare una nuova sfida con la Yamaha, decisamente inferiore, poco sviluppata a livello tecnologico e con un ritmo gara inferiore di oltre 1 secondo al giro.

L'infanzia di Valentino dalle macchine alle moto, una vita a tutto gas

Che fosse un predestinato papà Graziano e mamma Stefania già lo sapevano. A soli due anni il piccolo Valentino era su una macchinina a pedale a provare i controsterzi.

Papà Graziano, anche lui ex pilota di Motomondiale, gli ha trasmesso questa grande passione immergendolo già da bambino nel mondo dei motori. Dall'Ape Car passando per gli scooter, i motorini fino alla moto, quella di Valentino è stata una vita a tutto gas con il rombo dei motori a fargli compagnia. Da adolescente, a soli 13 anni, prova una moto nella Sport Production 125 con una Aprilia, sua prima storica moto.

Poi nel 1993 con una Cagiva esordisce in quella categoria. Cresce correndo in questi campionati della Sport Production ed entra a contatto con i GP nel 1995 vincendo il campionato italiano e arrivando terzo in quello europeo. Preludio questo della sua nuova vita in un campionato serio, quello del Motomondiale. Correva l'anno 1996 e qualcosa sarebbe cambiato di lì a breve, quel giovane ragazzo cresciuto per le strade di Tavullia avrebbe per sempre cambiato la storia delle due ruote.

La carriera di Valentino Rossi, i momenti più emozionanti

Tanti, forse troppi sono stati i momenti chiave nella storia di Valentino Rossi nel panorama del motociclismo. Il primo e forse il più emozionante è stato il primo successo nel Gran Premio della Repubblica Ceca al suo primo anno nel Motomondiale. Rossi, ancora poco conosciuto, aveva solo 17 anni. Nell'anno successivo totalizza 11 vittorie su 15 gran premi disputati diventando il più giovane campione del mondo nella storia a soli 18 anni. Poi il passaggio alla categoria 250 dove sfiora il titolo che conquisterà l'anno successivo con ben 9 gran premi vinti. Il titolo fu festeggiato insieme agli amici del Fan Club con un grande bagno in piscina.

Nel 2001 e precisamente nel suo secondo anno nella classe 500, vince il titolo, l'ultimo della categoria prima del passaggio alla moto a 4 tempi. Proprio in quell'anno diventa "The Doctor".

Negli anni 2002 2003 stravince i primi due titoli della neo-nata Motogp, ribadendo un dominio assoluto con la Honda HRC. Nel 2004, a sorpresa, decide di lasciare la Honda per passare alla Yamaha che non vinceva un titolo da ben 10 anni. Valentino fa addirittura doppietta nel 2004 e nel 2005 sconvolgendo tutto il mondo che inizia davvero a credere di trovarsi di fronte ad un vero e proprio fenomeno. Nei due anni successivi 2006 e 2007 qualcosa cambia e Valentino inizia a confrontarsi con avversarsi più giovani e spericolati di lui.

Nel 2006 perde il titolo all'ultima gara contro Nicky Hayden e nel 2007 deve inchinarsi allo strapotere della ducati di Casey Stoner. Ma Valentino non si abbatte. Nel 2008 arriva il riscatto, il titolo viene festeggiato con l'ironica maglietta "Gallina vecchia fa buon brodo", gridando a tutti che l'età anagrafica conta poco se sei un vero campione.

Nel 2010 la decisione di voler provare l'esperienza con la casa italiana della Ducati. I due anni a venire sono stati sicuramente i più deludenti della sua carriera ricordati amaramente anche dalla scomparsa di Marco Simoncelli nel 2011 a Sepang. Un pilota normale avrebbe smesso, lui no. Nel 2015 torna alla sua Yamaha ma non fa i conti con la nuova stella nascente, il fenomeno Marc Marquez, che proprio nel suo primo anno alla Motogp rovina la festa del decimo titolo.

Nascerà l'astio, la divisione, l'inimicizia sportiva dalla quale trarrà beneficio il maiorchino Jorge Lorenzo. Da lì in poi però sarà solo Marquez a vincere e ad aprire una nuova era motociclistica. Valentino vincerà solo due GP nel 2016. Nel 2017 arriverà l'ultimo successo stagionale ad Assen e poi nulla più. Il resoconto della sua sfavillante carriera è presto detto: 115 vittorie, 9 titoli mondiali e 234 podi.