Le strade di Vincenzo Nibali e di Bjarne Riis sono state sul punto di unirsi nel 2016, quando il campione messinese stava passando dalla Astana al Team Bahrain Merida. A guidare il progetto nascente del team mediorientale sarebbe infatti dovuto essere l’ex corridore danese, una delle figure più discusse nel mondo del Ciclismo. Vincitore del Tour de France 1996, poi reo confesso di uso di prodotti dopanti per buona parte della sua carriera, Riis non era però visto di buon occhio da Nibali e dal suo staff, che di fatto impedirono il suo arrivo al timone della squadra.
Ciclismo, la controversa carriera di Riis
Pur non essendo mai risultato positivo ai controlli antidoping, Bjarne Riis è una delle figure più discusse nel mondo ciclismo. Dopo una discreta carriera, il corridore danese visse un breve periodo di improvviso splendore ormai superati i trent'anni, vincendo il Tour de France del 1996 dopo essere salito sul podio nella stagione precedente. Dopo quel successo vinse ancora l’Amstel Gold Race all'inizio della stagione successiva per poi non trovare più delle buone prestazioni e ritirarsi nel 1999, restando però nell'ambiente come Direttore Sportivo e Team manager.
Nel 2007 Riis ammise di essersi dopato in maniera continuativa sia nell'anno della vittoria al Tour che nelle stagioni precedenti, confermando di fatto le voci che lo volevano conosciuto in mezzo al gruppo con il soprannome di “mister 60%”, il nomignolo che si riferiva al suo tasso di ematocrito folle, dovuto all'uso smodato di prodotti dopanti.
La sua vittoria al Tour non fu però revocata, perché essendo passati più di dieci anni dalla confessione il reato era ormai prescritto. Riis ha vissuto poi una seconda carriera come manager di successo, guidando con la sua squadra grandi campioni come Andy Schleck, Fabian Cancellara e Alberto Contador.
Il no di Nibali
Riis è rimasto nel grande ciclismo fino al 2015, quando, dopo aver ceduto la proprietà della sua squadra ad Oleg Tinkov, fu prima confermato nel ruolo di Team manager e poi rimosso dall'incarico per divergenze con il magnate russo.
Il danese è stato poi vicinissimo all'approdo al Team Bahrain Merida, la squadra mediorientale che ha debuttato nel grande ciclismo nella stagione 2017. Riis era stato individuato come il futuro Team manager della squadra voluta dal Principe del Bahrain, che nel frattempo aveva già scelto Vincenzo Nibali come capitano. Proprio Nibali e il suo staff si opposero però alla nomina del manager danese.
Questo episodio è stato rivelato da Bjarne Jensen, parente di Riis, al sito danese Feltet.dk.
Secondo quanto raccontato da Jensen era già stata fissata una conferenza stampa in cui sarebbe stato annunciato l’arrivo di Riis al Team Bahrain Merida. A far saltare tutto furono Vincenzo Nibali e gli uomini che lo avevano seguito dalla Astana e che si stavano ponendo come punti di riferimento della nuova squadra. “La Bahrain Merida si ritirò dai negoziati per motivi privati. Ma il motivo era che Nibali e il suo entourage non volevano Riis perché avevano paura di perdere la loro influenza” ha rivelato Jensen.