Sono sempre più insistenti le voci di un possibile spostamento dei Mondiali di Ciclismo dalla Svizzera al Medio Oriente. Nel nuovo calendario presentato nei giorni scorsi dall’Uci, in un fittissimo programma da agosto ad inizio novembre, i Mondiali erano rimasti nella loro posizione originaria, dal 20 al 27 settembre, nelle sedi di Aigle e Martigny, in Svizzera. Le autorità elvetiche non sembrano però più così convinte di ospitare l’evento e l’Uci sta preparando un piano alternativo che prevede lo spostamento della rassegna iridata in Medio Oriente, probabilmente in Qatar, e con uno slittamento a fine stagione che farebbe ridisegnare anche il programma delle classiche monumento.
Mondiali di ciclismo, la Svizzera frena
I Mondiali di ciclismo si sarebbero dovuti svolgere quest’anno dal 20 al 27 settembre in Svizzera, ad Aigle, sede dell’Uci, e a Martigny. La prova in linea era stata presentata come una delle più difficili delle ultime edizioni, al pari di quella che due anni fa, nel durissimo tracciato di Innsbruck, portò la maglia iridata sulle spalle di Alejandro Valverde. Gli scalatori sarebbero dovuti essere i grandi protagonisti di questa corsa e invece i piani sembrano destinati a cambiare radicalmente, sia da un punto di vista tecnico che organizzativo.
Diversi cantoni elvetici si sarebbero opposti al progetto di ospitare i Mondiali di ciclismo vista la situazione sanitaria ancora incerta.
Non è ancora chiaro neanche se la Svizzera aprirà i suoi confini per fine settembre e con quali regole o limitazioni. Questi dubbi rendono difficile l’organizzazione di un evento complesso come i Mondiali di ciclismo e quindi l’Uci sta preparando un progetto alternativo.
In Qatar a novembre?
L’idea della Federazione è quella di spostare la rassegna iridata dalla Svizzera al Medio Oriente.
Nei giorni scorsi si era parlato dell’Oman come possibile paese ospitante, ma ora è molto forte la posizione del Qatar, dove i Mondiali si sono già corsi nel 2016. In quella occasione la prova dei professionisti si svolse in buona parte nel deserto, dove il gruppo si spezzò in più parti a causa del forte vento, e con il finale in un circuito cittadino a Doha.
A vincere fu Peter Sagan, al suo secondo titolo, davanti a Mark Cavendish e Tom Boonen. Viste le caratteristiche del territorio del Qatar anche stavolta la corsa non potrebbe che avere queste caratteristiche, tagliando fuori gli scalatori e strizzando l’occhio a velocisti e uomini da classiche.
Le novità non si limiterebbero solo al cambio di sede, ma anche ad uno spostamento di date. Sfruttando anche il caldo del Medio Oriente i Mondiali sarebbero inseriti come ultima gara di questa particolare stagione, verso metà novembre. Lo spazio lasciato vuoto dal 20 al 27 settembre potrebbe invece essere occupato da alcune delle classiche inizialmente inserite in ottobre in concomitanza con il Giro d’Italia.