La vittoria al Giro delle Fiandre 2019 di Alberto Bettiol è stato uno dei momenti più appassionanti delle ultime stagioni per il Ciclismo italiano. Il corridore toscano riuscì ad interrompere un digiuno azzurro che sulle strade e sui muri della classica fiamminga durava da dodici anni. Quella vittoria così prestigiosa e ottenuta con un’azione da vero fuoriclasse ha portato Bettiol in un mondo completamente nuovo, una dimensione da campione che ha faticato ad assimilare. Il resto della stagione scorsa è stato infatti piuttosto deludente per il ciclista della EF, che ha pagato le pressioni arrivate dopo quel successo così grande e inatteso.
Alberto Bettiol: ‘L’obiettivo è restare tranquillo’
La vittoria al Giro delle Fiandre della scorsa stagione, un successo che il ciclismo italiano attendeva dal 2007 quando fu Alessandro Ballan a trionfare, si è rivelato croce e delizia per Alberto Bettiol. Il corridore toscano ha coronato un vero sogno, conquistando il primo successo della sua carriera professionistica in una delle classiche più prestigiose. Bettiol staccò tutti i grandi favoriti con un’azione frontale sul muro dell’Oude Kwaremont, alla maniera dei grandi campioni, ma dopo quel successo non è più riuscito ad esprimersi ad alti livelli nel resto della stagione.
Il corridore della EF ha raccontato di aver subito l’impatto di quella vittoria al Giro delle Fiandre, un successo tanto grande da aver cambiato la sua vita e le attese intorno a lui.
''È cambiata la mia dimensione, ho faticato a gestire la vita quotidiana, sono aumentate richieste e aspettative” ha raccontato Bettiol a Tuttobici. “Le gambe c’erano, la testa non era libera. È il mio obiettivo per il 2020: restare tranquillo, correre senza l’assillo di dover vincere sempre” ha aggiunto il 26enne della Education First.
‘In programma Strade Bianche e Sanremo’
L’avvio di questo 2020 sembrava aver dato delle risposte confortanti ad Alberto Bettiol, con una vittoria nella tappa a cronometro dell’Etoile de Besseges, poco prima dell’interruzione dell’attività per l’emergenza sanitaria. Il corridore di Castelfiorentino si è così visto fermare ad un passo dalle corse che attendeva maggiormente, soprattutto le grandi classiche dalla Milano Sanremo alla campagna del nord.
Bettiol ha passato il lungo periodo di quarantena in Svizzera, dove si è recentemente trasferito, ed ha potuto continuare la sua preparazione pedalando con la folta colonia di corridori italiani che vivono nella zona, da Vincenzo Nibali a Diego Ulissi e Fabio Aru.
Il corridore toscano non ha però nascosto le difficoltà con cui ha vissuto in quest’ultimo periodo, sia per la lontananza dalla famiglia che per le poche motivazioni. “Per faticare in allenamento devi avere un obiettivo” ha dichiarato Bettiol, che ora con il calendario di gare in mano ha ritrovato pieno slancio in vista della ripersa.
Il vincitore del Fiandre non ha ancora confermato tutto il suo programma personale, fermandosi solo alle prime corse. “La squadra ha programmato solo agosto, dove farò Strade Bianche e Sanremo. Mi piacerebbe essere al Giro, ma a ottobre ci sono anche le classiche” ha dichiarato Alberto Bettiol.