Il blocco della stagione del ciclismo costringerà il Giro d’Italia non solo allo spostamento in un’inedita collocazione autunnale, ma anche a rivedere in parte il percorso. La corsa rosa è stata reinserita in calendario dal 3 al 25 ottobre. Le principali difficoltà altimetriche resteranno invariate, ma la prima parte della corsa subirà un deciso restyling. La partenza dall’Ungheria è stata cancellata, ci sarebbero troppe difficoltà logistiche e organizzative per un evento così complesso in un momento particolare come quello che si sta vivendo. La corsa sarà dunque interamente italiana, con il via dalla Sicilia che pare ormai quasi certo.

Giro d’Italia, prima maglia rosa ad Agrigento

Nei piani originari la Sicilia avrebbe dovuto accogliere il Giro d’Italia 2020 una volta esaurita la tre giorni ungherese. Archiviata, per il momento, la partenza da Budapest, l’isola subentrerà come punto di avvio di questa particolare e inedita edizione autunnale del Giro.

Il nuovo percorso che RCS Sport sta ultimando per sopperire alla cancellazione dei tre giorni in Ungheria sarà presentato verso fine giugno, ma già ora sono abbastanza chiare alcune novità. Per la partenza è quasi certa la scelta di Monreale. Il sindaco Alberto Arcidiacono ha confermato a Repubblica che è in attesa “della conferma ufficiale che il Giro d’Italia 2020 ci sarà e che la gara parta proprio dalla nostra città”.

La prima tappa del 3 ottobre dovrebbe portare i corridori da Monreale a Agrigento, dove sarebbe assegnata la prima maglia rosa. Il Giro dovrebbe rimanere in Sicilia anche nei giorni successivi per il primo arrivo in salita della corsa, che sarebbe confermato sull’Etna. Il Giro è arrivato sull’Etna molte volte negli ultimi anni.

Nel 2018 Esteban Chaves vinse dopo essere stato raggiunto nel finale dal compagno di squadra Simon Yates. Nel 2017 fu Jan Polanc a conquistare il successo, mentre nel 2011 Alberto Contador superò Josè Rujano, unico a rimanergli a ruota.

Nel 2021 sarebbe possibile la partenza a Budapest

RCS Sport starebbe programmando di fatto uno scambio di partenze per le edizioni 2020 e 2021.

Per quest’anno era già stato ufficializzato da tempo l’avvio dall’Ungheria, prima che l’emergenza sanitaria sconvolgesse tutti i piani, mentre per il 2021 era fortissima la candidatura della Sicilia per le prime tappe della corsa.

Il progetto ungherese non sarebbe cancellato, ma solo rinviato al Giro d’Italia 2021, occupando così quello spazio che era stato già promesso alla Sicilia, pronta a sua volta ad anticipare il suo piano a quest’anno.

Nel 2021 potrebbe quindi essere ripresentato il percorso iniziale che si sarebbe dovuto vedere nello scorso maggio, con il via a cronometro a Budapest e poi due tappe per velocisti prima del rientro in Italia.