La fase di preparazione alla ripresa dell'attività del Ciclismo professionistico sta entrando nel vivo. A circa cinquanta giorni dal ritorno in corsa, fissato per il 1° agosto alla Strade Bianche, Vincenzo Nibali ha svolto una prima serie di test al centro Mapei Sport di Olgiate Olona, da anni al fianco della Trek Segafredo.

I risultati hanno confortato il due volte vincitore del Giro d'Italia e il suo storico preparatore Paolo Slongo. Il tecnico trevigiano ha potuto confermare come il lavoro svolto negli ultimi mesi sia stato buono, favorito anche dalla possibilità di uscire in bicicletta avuta da Nibali grazie alla sua residenza elvetica.

Paolo Slongo: 'Lavoro svolto al meglio'

Il primo vero appuntamento sulla via che porta Vincenzo Nibali alla ripresa della stagione agonistica è arrivato lunedì scorso, quando il campione siciliano, il suo preparatore Paolo Slongo, e la leader della Trek femminile Elisa Longo Borghini, sono stati al centro Mapei Sport per una serie di test. L'obiettivo delle prove a cui si sono sottoposti i due campioni era quello di valutare il loro stato di forma dopo il lungo periodo di inattività e capire come procedere per arrivare pronti alle prime gare. Nibali ha già inanellato 14 giorni di corsa nella prima fase della stagione, dalla Volta Algarve fino alla Parigi-Nizza, mentre Longo Borghini non aveva ancora esordito nel momento dello stop all'attività e non gareggia più dallo scorso ottobre.

Slongo si è detto soddisfatto dei risultati dei test dei suoi campioni. "I valori espressi, in relazione agli obiettivi che dobbiamo raggiungere nei prossimi mesi, sono buoni", ha dichiarato il preparatore della Trek Segafredo, aggiungendo che "Vincenzo ha valori molto simili a quelli che aveva a marzo alla Parigi-Nizza, come se il tempo si fosse fermato.

Il lavoro di mantenimento della forma è stato svolto al meglio. Anche il test di Elisa è stato molto buono".

'Mi ha chiesto degli schemi da seguire'

Slongo ha raccontato come Nibali ha trascorso questi mesi senza corse. Il campione siciliano ha potuto pedalare all'aperto grazie alle norme in vigore in Svizzera, dove vive da molti anni.

Nel paese elvetico non c'è stata una chiusura totale come avvenuto in Italia, e Nibali ne ha così approfittato per allenarsi sfruttando molto anche la mountain bike. La preparazione si è svolta senza un piano preciso, senza tabelle da seguire, contando sull'esperienza e la capacità di sentire le proprie sensazioni del due volte campione d'Italia.

"Si è allenato divertendosi" ha raccontato Slongo, precisando che ora però l'avvicinarsi della ripresa dell'attività si sta cominciando a sentire. "Negli ultimi giorni ci siamo sentiti e mi ha chiesto di avere degli schemi da seguire. L'adrenalina sale", ha dichiarato il tecnico della Trek Segafredo.