Non si placano le polemiche in Formula Uno. Il protagonista è sempre Lewis Hamilton, il sei volte campione del mondo. Il pilota inglese, dopo essere stato accusato recentemente di percepire uno stipendio da paperone per correre, è tornato a far parlare di sé. Dopo la vittoria nel Gp di Stiria dello scorso weekend, ha attaccato i meccanici e i dirigenti della Ferrari per non essersi inginocchiati durante l'inno a fine gara, non prendendo parte, così, all'iniziativa ''Black Lives Matter'', per porre fine al razzismo. Ha inoltre accusato la scuderia di non fare abbastanza contro le discriminazioni nel mondo.

''Da parte loro non ho sentito nessuna parola, nessuna assunzione di responsabilità sul tema. E non lo faranno nemmeno in futuro“. Un duro attacco quello di Lewis, molto sensibile a questo tema. Una lode invece al team della Red Bull che ha mostrato pieno riconoscimento e rispetto per un problema che ancora oggi viene combattuto.

Leclerc e Verstappen non si inginocchiano

Le dure parole di Lewis Hamilton erano rivolte soprattutto al ferrarista Charles Leclerc che, prima del gran premio di Stiria, aveva attirato su di sé alcune polemiche per non essersi inginocchiato. ''Quello che conta sono i fatti. Non m'inginocchierò, ma questo non significa affatto che sia meno impegnato di altri piloti nella lotta alle discriminazioni'', queste le parole del tweet di Charles che hanno scatenato le polemiche.

Del medesimo avviso anche il pilota della Red Bull, Max Verstappen. Anche lui impegnato nella lotta contro le discriminazioni razziali, ha deciso di non aderire all'iniziativa pur rispettando la decisione di altri piloti. Oltre a loro due anche altri corridori non hanno fatto il gesto come Giovinazzi, Kvyat, Sainz e Raikkonen.

Nonostante ciò, tutti i piloti hanno indossato una maglietta nera con su scritto ''End Racism''. Di fronte a questa situazione Hamilton si è rivolto alla FIA e alla Formula Uno, chiedendo più partecipazione da parte loro, coinvolgendo tutte le squadre e creare un gruppo unito. Una causa, questa, che Lewis Hamilton sta portando avanti da solo.

Del resto, la sua scuderia, la Mercedes, aveva già aderito a inizio campionato all'iniziativa contro il razzismo, mettendo in mostra la nuova livrea della monoposto completamente nera anziché argentata.

L'opinione di Toto Wolff: 'Non bisogna criticare nessuno'

Molto più moderata l'opinione del team principal della Mercedes Toto Wolff, che ha dichiarato: ''Non bisogna giudicare nessuno in questa situazione''. Toto è convinto che nessun pilota sia razzista, nemmeno quelli che decidono di non inginocchiarsi. Una decisione che deve essere rispettata.