Non è stata la ripartenza che ci si aspettava da Mathieu van der Poel. Il fuoriclasse olandese era atteso come il grande protagonista delle prime corse di questa nuova fase della stagione di Ciclismo, ripartita il 1° agosto con la Strade Bianche e continuata una settimana dopo con la classicissima Milano-Sanremo. Il capitano della Alpecin Fenix non è stato invece all’altezza delle aspettative e non ha mostrato quel suo modo estroso ed aggressivo di interpretare le corse. Se nella corsa senese il campione olandese ha avuto l’attenuante di un colpo di sfortuna, una foratura in un momento particolarmente critico della corsa, alla Sanremo invece la sua prova piuttosto anonima sembra aver chiarito uno stato di forma buono ma senza quel pizzico di brillantezza in più che fa la differenza.

‘Mi è piaciuta molto la mia prima Sanremo’

Per Mathieu van der Poel quella di sabato scorso era la prima volta assoluta nella Milano-Sanremo e appena la seconda presenza in una classica monumento nella sua carriera, finora ritagliata tra strada, ciclocross e mountain bike. Nonostante questa scarsa esperienza il campione olandese era ritenuto da tutti come il più probabile mattatore di questo scorcio di stagione con le classiche italiane, in virtù della straordinaria impressione destata l’anno scorso, quando per la prima volta si era impegnato a fondo nel ciclismo su strada.

Van der Poel è uscito presto dal gruppo dei migliori alla Strade Bianche a causa di una foratura, e nella Milano - Sanremo ha corso in maniera più anonima rispetto alla spettacolare esuberanza delle sue prestazioni migliori.

Il campione olandese è rimasto nel gruppetto degli inseguitori di van Aert e Alaphilippe, per poi chiudere nelle retrovie lo sprint che ha assegnato il terzo gradino del podio, conquistando solo un tredicesimo posto.

Al termine della corsa le prime parole di van der Poel sono state per i compagni di squadra, elogiati pubblicamente.

“Mi è piaciuta molto la mia prima Milano – Sanremo. È senza dubbio una grande corsa. l’obiettivo era di cominciare il Poggio nelle prime posizioni e ci siamo riusciti. Come squadra abbiamo fatto una corsa perfetta fino al Poggio”, ha dichiarato il tre volte iridato di ciclocross.

‘I due migliori erano davanti’

Pur senza dichiararlo apertamente, van der Poel ha ammesso tra le righe di non aver avuto la condizione di forma per replicare allo spunto di van Aert e Alaphilippe sulla salita del Poggio.

Così, mentre proprio lo storico rivale van Aert si avvicinava alla vittoria, a van der Poel non è rimasto altro che sperare in un ricongiungimento per puntare sul suo sprint. “I due migliori erano davanti, mi aspettavo che tutto si sarebbe raggruppato per lo sprint perché il distacco in cima al Poggio era piccolo e c’erano ancora dei grandi corridori nel gruppo degli inseguitori”, ha commentato il capitano della Alpecin Fenix.

Le cose non sono andate come sperato da van der Poel, ed anche la volata per conquistare il terzo posto non è stata molto felice. “Sono rimasto un po’ chiuso”, ha raccontato il vincitore dell’Amstel Gold Race, che ha concluso al tredicesimo posto.

Van der Poel continuerà ora la sua stagione al Gran Piemonte al Giro di Lombardia, su percorsi molto più difficili dal punto di vista altimetrico in cui dovrà dimostrare di aver colmato il gap con i corridori più in forma.

“Nonostante non sia stato il risultato che speravo ho la sensazione di essere in crescita. Adesso mercoledì farò il Gran Piemonte, non ho studiato a lungo il percorso, ma spero di correre in prima linea”, ha confidato il fuoriclasse olandese.