Lewis Hamilton questa volta ha sbagliato. Il pilota inglese ha buttato via la vittoria numero 91, con la quale avrebbe potuto eguagliare Michael Schumacher per diventare il migliore di sempre. Ma una simulazione di partenza in fondo alla corsia di accelerazione gli è costata la vittoria. Per questa ingenuità gli sono stati inflitti 10 secondi di penalizzazione che ha dovuto scontare al pit stop. Dopo la sosta si è ritrovato in undicesima posizione e ha concluso alla fine il gran premio in terza alle spalle di Bottas e Verstappen. Il finlandese non poteva ricevere regalo più grande.

Con il suo compagno fuori dai giochi, portare a casa la vittoria è stato semplice. Verstappen non ha potuto nulla contro la strapotere della Mercedes, anche oggi nettamente superiore. Per lui è arrivato un bellissimo secondo posto che fa capire che, quando uno dei due Mercedes sbaglia, lui si fa trovare sempre pronto per rovinare la festa.

Lewis, un errore che costa caro

Questa volta non ci sono scusanti. Hamilton ha sbagliato e l'errore è tutto suo e non del team. Dopo l'intoppo a Monza quando, richiamato dal box, era rientrato per effettuare il pit stop con il semaforo ancora rosso, questa volta deve fare mea culpa. Prima del giro di allineamento sulla griglia, ha provato la partenza alla fine della corsia di accelerazione e non nella zona designata dopo il semaforo dell'uscita dei box.

Un errore grossolano che un campione del suo livello non dovrebbe commettere. I commissari hanno proceduto con una penalizzazione di 10 secondi che, sommata ai due secondi del pit stop, e i 24 per entrare e uscire dalla corsia dei box, sono stati un eternità.

Gp poco emozionante

Questa volta, a differenza del gran premio di Monza e quello del Mugello, le emozioni sono mancate.

Solo al via, l'incidente di Lance Stroll, davanti gli occhi di Charles Leclerc, ha chiamato la Safety Car, poi niente più. Le Ferrari, come sempre, sono restate nelle retrovie, quasi mai inquadrate. Leclerc ha chiuso con il sesto posto e Vettel addirittura con il tredicesimo davanti a Kimi Raikkonen, che con il gran premio di oggi ha festeggiato il record i 323 presenze in Formula Uno.

Ottima prova di Giovinazzi, che ha chiuso con l'undicesimo posto a ridosso della zona punti. Chi invece non ha brillato è stata la McLaren, con Lando Norris che ha chiuso in quindicesima posizione. Il prossimo appuntamento sarà in Germania sul circuito del Nurburgring. A meno di altre sorprese, Hamilton potrà davvero centrare la vittoria più importante della sua carriera, per raggiungere il mito di Michael Schumacher e diventare il pilota ad avere conquistato più vittorie in Formula Uno.