Il contatto tra Peter Sagan e Wout van Aert nella tappa di ieri del Tour de France, l’undicesima della corsa, ha fatto molto parlare. Il tre volte iridato ha cercato di rimontare il belga della Jumbo Visma sfruttando uno spazio troppo piccolo, vicino alle transenne, e ha finito per farsi largo con un colpo di spalla ai danni dell’avversario.
Sagan ha concluso la tappa al secondo posto e van Aert al quarto, ma la manovra dello slovacco è poi passata al vaglio della giuria che ha deciso di sanzionarlo. Il leader della Bora è stato retrocesso all’ultimo posto del gruppo, una penalizzazione particolarmente grave per lui, non tanto per il secondo posto cancellato, ma per i tanti punti persi per la classifica della maglia verde, in cui ora ha un distacco forse incolmabile rispetto a Sam Bennett.
Sagan: ‘Mi sono spostato un po’ a sinistra’
Alla partenza della tappa numero dodici, Peter Sagan ha parlato di quanto successo nello sprint con Wout van Aert. Il campione slovacco ha spiegato di aver deviato leggermente la sua traiettoria, non per ostacolare van Aert, ma per evitare di colpire con il manubrio una parte delle barriere con le pubblicità che a suo dire sporgeva troppo sulla strada. Dalle immagini televisive dello sprint non è evidente questo ostacolo pubblicitario a cui fa riferimento il corridore, che potrebbe anche essere stato disturbato da un tifoso che si è sporto con uno smartphone munito del bastone per scattare i selfie.
“Sono arrivato da dietro e ho visto un piccolo spazio lì” ha raccontato Peter Sagan.
“Ho visto che le barriere erano abbastanza vicine. Però dopo il centro delle barriere c’era qualcosa con un marchio, un palo, che andava a 90 gradi. Se avessi continuato dritto lo avrei di sicuro toccato con il manubrio e quindi mi sono spostato un po’ a sinistra. Non pensavo fosse una manovra pericolosa, non credo”, è giustificato il tre volte Campione del Mondo.
‘Devo accettare la decisione’
Sagan non ha polemizzato con la giuria per questo declassamento, che potrebbe costargli molto caro per la caccia all’ennesima maglia verde. “Devo accettare la decisione”, ha commentato il capitano della Bora hansgrohe, che piuttosto ha avuto qualcosa da dire sull’atteggiamento di Wout van Aert. Il corridore belga ha rivolto all’avversario un gesto ingiurioso sul traguardo, un dito medio in risposta alla spallata subita.
“Dopo un finale così tutti possono avere una reazione eccessiva, è una questione di emozioni. Ho esperienza in questo. È giovane e forte, ma deve anche essere più rilassato”, ha commentato Sagan.
Quel gesto di van Aert, che non è piaciuto a Sagan, è stato notato anche dalla giuria, la quale ha deciso di multare il corridore belga di 200 franchi svizzeri.