La prima tappa del Giro d’Italia 2020, la cronometro da Monreale a Palermo, ha subito delineato la classifica generale con distacchi già importanti. La vittoria è andata a Filippo Ganna, che ha aggiunto la maglia rosa a quella iridata conquistata una settimana fa a Imola, ma pensando ai favoriti per il successo finale del Giro è stato il gallese Geraint Thomas a uscire a braccia alzate da questa prima giornata.
Il leader della Ineos ha offerto una prova di altissimo livello, prendendosi subito il posto di riferimento tra i favoriti alla maglia rosa finale e dando distacchi pesanti a molti rivali.
What a fantastic start to the #Giro for @GeraintThomas86. He finished fourth on the stage, just 23 seconds off his teammate, but crucially taking time out of all his main GC rivals 💪 pic.twitter.com/WBJPUeCNjX
— INEOS Grenadiers (@INEOSGrenadiers) October 3, 2020
Nibali comunque soddisfatto
A fare le spese della prova maiuscola di Geraint Thomas è stato anche Vincenzo Nibali, arrivato al traguardo con un passivo di 1’06’’ rispetto al rivale gallese. Meglio di Nibali è andato anche l’altro corridore che compone il terzetto dei favoriti della vigilia per la vittoria di questo Giro d’Italia, il britannico Simon Yates, che ha perso solo 26’’ da Thomas.
Nonostante un risultato non esaltante Nibali si è detto soddisfatto della sua prestazione, giudicandola “in linea con le aspettative”.
Il capitano della Trek Segafredo non si è detto preoccupato per il ritardo accumulato: “I divari sono stretti, con l’ovvia eccezione di Thomas che è andato molto forte”.
Il due volte vincitore del Giro d’Italia ha sottolineato come le tre tappe a cronometro presenti quest’anno nel percorso potrebbero essere un fattore determinante nella lotta al successo finale favorendo un grande specialista come Geraint Thomas.
Ma Nibali ha anche analizzato come le grandi differenze emerse in questa tappa siano state determinate non solo dalla forza dei corridori ma anche dal vento: “L’unica nota da evidenziare è il fattore vento che ha influenzato parecchio i risultati finali”, ha commentato il campione siciliano.
Thomas e Yates sono infatti partiti molto prima di lui, quando il vento era più forte e in alcuni tratti favorevole.
Thomas: ‘Non ho preso rischi’
Paradossalmente invece Geraint Thomas non si è detto del tutto soddisfatto della sua prestazione. Nonostante il grande vantaggio accumulato rispetto a tutti gli altri pretendenti alla maglia rosa finale di questo Giro d’Italia, il campione della Ineos ha spiegato di non aver distribuito lo sforzo nel migliore dei modi e di essere calato troppo nell’ultima parte di gara, una gestione che gli è costata qualche secondo. “Penso di essere stato troppo aggressivo, negli ultimi due chilometri ho iniziato a perdere un po’ le gambe. È stato un peccato perché c’era vento contrario. Ma ho sicuramente dato tutto”, ha dichiarato il vincitore del Tour de France 2018.
Thomas ha anche raccontato di aver preso le dovute precauzioni nelle curve più insidiose, preferendo perdere qualche secondo che incappare in una caduta. “Non ho preso rischi sulle curve, ho visto un paio di corridori cadere”, ha dichiarato Thomas.