Il Ciclismo è riuscito a salvare la stagione 2020 mandando in scena gran parte delle corse più importanti, ad eccezione della Parigi Roubaix, ma anche il prossimo anno sarà molto condizionato dagli effetti dell’emergenza sanitaria. Sono già tanti gli organizzatori che hanno rinunciato ad allestire le proprie corse nell’edizione 2021 a causa della pandemia. La situazione sanitaria a livello globale ha reso proibitiva la trasferta di inizio stagione in Australia che culmina solitamente con il Tour Down Under. Il calendario del continente oceanico è stato di fatto quasi interamente cancellato, a partire dalla corsa più importante, ma anche in Europa e in Asia alcuni organizzatori hanno già gettato la spugna con diversi mesi di anticipo a causa delle incertezze dovute all'emergenza sanitaria.

Ciclismo, niente Australia

La stagione 2021 del ciclismo professionistico inizierà in maniera molto diversa rispetto agli anni scorsi. Se nelle passate stagioni era consuetudine per le squadre e i campioni più importanti debuttare al caldo dell’Australia o del Sud America, stavolta l’avvio sarà confinato quasi esclusivamente in Europa. Non ci sarà infatti nessuna trasferta in Australia, dove il calendario del World Tour si apriva ormai tradizionalmente già in gennaio con il Tour Down Under.

Un lungo viaggio dall’altra parte del mondo non è infatti tra le opzioni più consigliate e semplici con la pandemia ancora molto attiva, e gli organizzatori del Tour Down Under sono così stati costretti a cancellare l’edizione 2021 con un paio di mesi di anticipo.

L’annullamento riguarda ovviamente sia la gara maschile che quella femminile, e coinvolge quasi tutte le altre corse che si svolgono a inizio anno nel continente oceanico. È stata cancellata anche la Cadel Evans Great Ocean Road Race, così come la Race Torquay e l’Herald Sun Tour. Tutto il calendario dell’Oceania si ridurrà a due piccole gare, la New Zealand Cycle Classic e la Gravel and Tar Classic, a cui prenderanno parte solo le squadre locali.

Rinuncia anche lo Yorkshire

Le difficoltà organizzative non riguardano solo le corse australiane. Anche in Asia e in Europa si cominciano a contare le prime rinunce per la stagione 2021. Ha annunciato la cancellazione una delle più importanti gare asiatiche, il Tour de Langkawi, corsa a tappe malese che si sarebbe dovuta tenere tra fine gennaio e inizio febbraio.

In Europa è stato cancellato il Tour de Yorkshire, sia la corsa maschile che quella femminile. La gara è nata nel 2015, dopo l’esplosione del ciclismo britannico, raccogliendo subito un buon successo e richiamando diversi campioni.

Non ci sarà neanche la Tacx Pro Classic, corsa olandese nata negli anni novanta con il nome di Ronde van Zeeland e vinta da campioni come Zabel, McEwen e Kittel. La corsa si sarebbe dovuta tenere in giugno, ma l’organizzazione ha annunciato la cancellazione.