La Vuelta Espana ha regalato emozioni forti fino alle ultime pedalate, in una giornata che ha alternato pioggia, nebbia e sprazzi di sole. L’arrivo in salita a La Covatilla, ultima tappa di montagna prima della passerella conclusiva in programma domani 8 novembre a Madrid, ha rischiato di capovolgere la situazione in favore di Richard Carapaz. Lo scalatore della Ineos ha lanciato il suo attacco alla maglia rossa di Primoz Roglic sulla salita finale, mettendo in difficoltà lo sloveno che però è riuscito a difendere una parte del vantaggio già acquisito in classifica e a vincere la sua seconda Vuelta Espana consecutiva.

La tappa è andata a David Gaudu, lo scalatore francese già vittorioso una settimana fa a La Farrapona e anche oggi protagonista di una fuga da lontano.

Vuelta, fuga a 34

La diciassettesima e penultima tappa della Vuelta Espana proponeva le ultime salite della corsa e l’arrivo in quota a La Covatilla, un percorso per dirimere la questione sul successo finale, ancora aperta con Roglic, Carapaz e Carthy raccolti in meno di un minuto.

L’avvio della tappa è stato molto veloce, con tanti scatti che hanno portato in avanscoperta un folto gruppo di 34 corridori. Tra questi anche Rui Costa, Ion Izagirre, David Gaudu, Guillaume Martin, Remi Cavagna, David de la Cruz. Stranamente la Jumbo Visma non ha approfittato della situazione per lasciar andare via la fuga e togliere di mezzo gli abbuoni finali, un possibile pericolo in più per la maglia rossa di Roglic.

La squadra olandese ha tenuto gli attaccanti a circa tre minuti di distacco, lasciando la corsa aperta ad una possibile rimonta.

La Movistar è poi intervenuta a circa 60 km dall’arrivo per dare un’ulteriore accelerata che ha poi fatto da preludio all’attacco di Marc Soler sull’Alto de la Garganta, penultima salita di giornata.

La strategia degli spagnoli si è rivelata sbagliata, perché Soler è riuscito a rientrare sui fuggitivi, ma dopo aver speso tante energie si è di nuovo staccato appena si è riaccesa la battaglia.

Seconda vittoria per Gaudu

La fuga iniziale si è via via spezzettata, fino a quando Ion Izagirre, Mark Donovan e Gino Mader sono partiti all’attacco su uno strappo poco prima dell’inizio della salita a La Covatilla guadagnando una quarantina di secondi.

Una volta sull’ascesa finale però è emersa chiaramente la superiorità di David Gaudu sulle lunghe salite. Lo scalatore francese ha staccato tutti gli altri fuggitivi ed è andato a riprendere e superare anche Ion Izagirre, rimasto nel frattempo al comando. È stata l’azione decisiva per la vittoria di tappa, perché il gruppo dopo la sfuriata della Movistar ha decisamente rallentato lasciando di nuovo spazio alla fuga. Gaudu è andato così a centrare il secondo successo personale in questa Vuelta Espana.

Carapaz prova l’affondo a La Covatilla

Nel gruppo degli uomini di classifica la Jumbo Visma ha protetto ottimamente Primoz Roglic.

Richard Carapaz si è trovato invece presto da solo e con un percorso che prima della salita finale non offriva opportunità per un attacco più da lontano. Lo scalatore dell’Ecuador ha così avuto un’unica occasione per cercare di ribaltare la Vuelta Espana. Dopo un primo scatto di Hugh Carthy a circa quattro chilometri dalla vetta de la Covatilla, Carapaz ha contrattaccato con grande decisione mettendo un po’ in difficoltà Roglic. Lo scalatore ecuadoriano si è giocato il tutto per tutto e l’azione di Roglic si è fatta meno incisiva. Lo sloveno ha perso una ventina di secondi, circa metà del vantaggio in classifica, ma ha trovato un po’ di aiuto dal compagno Hofstede, inserito intelligentemente nella fuga, e poi da Mas e Soler.

Anche Carthy ha approfittato della situazione per staccare la maglia rossa, ma il finale più facile ha di fatto congelato i distacchi. Carapaz è arrivato con 15’’ di vantaggio su Carthy e 21’’ su Roglic, un risultato ancora favorevole allo sloveno per la classifica finale.

Primoz Roglic ha così concluso questa difficile giornata con la vittoria della sua seconda Vuelta consecutiva. Il capitano della Jumbo ha conservato la maglia rossa con 24’’ su Carapaz e 47’’ su Carthy, grande rivelazione della corsa. Daniel Martin, oggi un po’ in calo, è a 2’43’’, con Mas a 3’36’’.

Grazie alla fuga sono entrati nella top ten finale David de la Cruz, settimo, e David Gaudu, ottavo. Domani la Vuelta Espana si conclude a Madrid con la tradizionale passerella e l’ultimo sprint.