Un fulmine a ciel sereno. Il bollettino medico della clinica 'La Madonnina' di Milano è una drammatica sentenza sui Mondiali di sci alpino di Cortina d'Ampezzo: la campionessa italiana più attesa, Sofia Goggia, non ci sarà. L'esito della risonanza a cui la sciatrice bergamasca si è sottoposta non lascia spiragli di luce (se non, come sottolineato dal medico, per le finali della Coppa del Mondo): frattura composta del piatto tibiale laterale del ginocchio destro. Sarà il secondo Mondiale, dopo quello del 2015 a Vail/Beaver Creek, che non vedrà Goggia vestirsi d'azzurro.

Un vero peccato per un atleta che veniva da quattro podi nelle ultime sei gare di Coppa del mondo e che, nonostante l'assenza di pubblico, avrebbe sicuramente potuto regalare gioia ed emozioni tra la nevi di casa. Gioie che finora, nel corso della sua carriera, non sono mancate nelle altre tre occasioni in cui è riuscita a prender parte alla rassegna iridata, con due medaglie, una di bronzo a Sankt Moritz nel 2017 e una d'argento a Are nel 2019.

Gli infortuni di Sofia

Ancora il ginocchio destro, come nel 2007 e poi nel 2011. Allora fu il crociato, oggi il piatto tibiale laterale. Il recupero sarà lento e non permetterà a Sofia Goggia di prender parte ai mondiali di casa; ma, come già ampiamente dimostrato in passato, dalle oscure porte dell'infortunio si è sempre aperto il luminoso portone della rinascita.

Accadde quando, poco più che maggiorenne, dopo l'infortunio patito a Kvitjfell in Coppa Europa, la bergamasca venne arruolata nelle Fiamme Gialle e di lì a poco convocata per far parte in pianta stabile della squadra nazionale femminile di Coppa del Mondo. Accadde soprattutto quando, dopo la rottura di crociato, collaterale e menisco mediale e laterale del ginocchio sinistro, che gli fece saltare sia le Olimpiadi di Sochi (dove andò in qualità di commentatrice per Sky Sport) che i Mondiali di Vail/Beaver Creek, tornò più che forte che mai nella Coppa del Mondo 2016/17.

Stagione in cui riuscì a classificarsi terza nella graduatoria generale di Coppa del mondo, stabilendo tre record per lo sci italiano: il numero di podi (13), la quantità di punti raccolti (1197) e le discipline in cui è riuscita ad andare a podio (quattro su cinque).

Insomma, Sofia Goggia ha sempre dimostrato dagli infortuni di rinascere, come l'araba fenice, e tornare sulla neve più feroce e vorace di prima.

Le medaglie di Sofia

Non c'è solo buio e dolore nel binomio Goggia-Mondiale. La finanziera di Bergamo, infatti, alla rassegna iridata ha partecipato, e in due occasioni anche con profitto. Lasciando il 2013, a Lenzerheide, dove una giovane Sofia conquistò il suo primo piazzamento mondiale (7° posto) in combinata agli annali dello sci alpino, nelle ultime due occasioni la campionessa italiana ha portato in dote all'Italia due medaglie: un bronzo in gigante, a Sankt Moritz nel 2017, e un argento in Super-G, ad Are nel 2019.

Se a questo aggiungiamo lo splendido e luccicante oro olimpico raccolto in discesa libera a Pyeongchang, il quadro è completo: è solo questione di tempo e poi Sofia Goggia tornerà a sfrecciare sulle nevi di tutto il mondo, e l'Italia dello sci tornerà a sventolare vessilli tricolore in suo onore.