La seconda tappa del Giro del Delfinato ha presentato un copione simile a quello della giornata d’apertura di ieri. Anche oggi a Saugues è stato un superstite di una fuga da lontano a festeggiare, l’austriaco Lukas Postlberger, resistendo per pochi secondi alla rincorsa del gruppo. A farne le spese è stato ancora Sonny Colbrelli, che con una prova maiuscola è riuscito a non farsi staccare sulle tante salite di cui era costellato il percorso, ma che si è poi dovuto accontentare di sprintare per la seconda piazza battendo Valverde. Ha dato delle buone risposte Fabio Aru, rimasto nel gruppo principale, mentre Chris Froome è arrivato in grave ritardo, denotando ancora una volta di essere lontanissimo dal ritorno ai vertici.

Delfinato, fuga con cinque corridori

Dopo l’avvio di domenica 30 maggio a Issoire con il sorprendente successo di Brent Van Moer, il Delfinato è continuato oggi con la seconda tappa, la Brioude – Saugues di 172 km. Il percorso era mediamente impegnativo, costellato di salite e saliscendi ma senza scalate davvero lunghe e selettive. Nelle fasi iniziali sono partiti all’attacco cinque corridori: Delaplace (Arkea), Archbold (Deceuninck), Power (Qhubeka), Postlberger (Bora) e Holmes (Lotto).

La Ineos ha guidato a lungo il gruppo, ma anche il Team Bahrain si è fatto vedere in testa, dimostrando di credere nello sprint di Sonny Colbrelli a dispetto di un percorso con tanti metri di dislivello.

Prima della salita più difficile della tappa, la Cote de la foret de Purcheresse, Archbold e Postlberger hanno allungato rispetto agli altri fuggitivi, approfittando di una parte di percorso molto veloce per riguadagnare terreno anche sul gruppo.

Finale amaro per Colbrelli

Archbold ha poi dovuto cedere sulle prime rampe della salita, un’ascesa di circa 7 km al 6%, lasciando tutto solo al comando Postlberger.

Il gruppo ha ripreso tutti gli altri fuggitivi sotto la spinta della Ineos, che pur senza un ritmo indiavolato ha provocato una certa selezione. In questa fase è rimasto staccato anche Chris Froome, un’immagine ormai consueta dal suo ritorno in gruppo dopo l’incidente di due anni fa proprio in questa corsa.

Postlberger ha faticato molto in salita, ma dopo lo scollinamento la sua azione ha ripreso vigore.

Un attacco di O’Connor in vista del Gpm e qualche scaramuccia sulla successiva e breve cote di 4° categoria hanno rilanciato nuovamente il gruppo, ma Postlberger è volato via veloce verso il traguardo. L’austriaco della Bora è riuscito difendere una manciata di secondi nonostante l’ultimo disperato tentativo di rincorsa orchestrato dalla Bahrain Victorius, e così Sonny Colbrelli si è dovuto accontentare di sprintare davanti a Valverde per la seconda piazza.

Per Colbrelli è stato un amaro finale in fotocopia rispetto a ieri, un altro secondo posto dietro ad un fuggitivo partito ad inizio tappa.

Nel gruppo, ridotto a circa quaranta corridori, sono arrivati tutti gli uomini più attesi ad eccezione di Froome, che ha concluso ad oltre tre minuti. Fabio Aru ha dato delle risposte confortanti, arrivando in gruppo, in attesa di avere dei riscontri più probanti nelle tappe più impegnative di questo Giro del Delfinato.

Con la vittoria di tappa Postlberger ha preso anche la maglia gialla di leader della classifica, che però sarà delineata davvero a partire dalla cronometro in programma mercoledì a Roche la Moliere.