Anche le Dolomiti hanno consacrato la supremazia di Egan Bernal in questo Giro d’Italia. La sedicesima tappa della corsa rosa, accorciata e alleggerita nel suo percorso a causa delle avverse condizioni climatiche, è stata un vero show dello scalatore colombiano, che ha staccato tutti gli avversari sul Passo Giau per poi planare verso Cortina dove ha firmato la seconda vittoria personale dopo quella ottenuta a Campo Felice. Bernal ha voluto fortemente questo successo, non solo per guadagnare secondi sugli avversari e mettersi in una posizione di classifica ancora più sicura, ma anche per regalarsi e regalare agli appassionati una giornata di Ciclismo davvero speciale.
Bernal: ‘Una grande vittoria’
È stato proprio questo il senso del gesto con cui Egan Bernal ha concluso la sua cavalcata solitaria, quella mantellina tolta a pochi metri dal traguardo per mostrare la maglia rosa, nascosta per tutta la tappa per proteggersi dalla pioggia battente. “Questa è una grande vittoria, vincere in maglia rosa è speciale. Anche per questo mi sono levato la mantellina nel finale per mostrare questa maglia sul traguardo. Oggi volevo fare qualcosa di speciale per questo ho attaccato sul Passo Giau” ha dichiarato Bernal nel dopo corsa.
Con questa corsa spettacolare, da campione vero, il colombiano ha lanciato un avvertimento non solo agli avversari di questo Giro d’Italia, che ormai sembrano irrimediabilmente battuti, ma all’intero gruppo del ciclismo mondiale.
“Volevo dimostrare che sono tornato, che sono di nuovo in cima. La squadra ha creduto in me durante la corsa e ho cercato di tirare fuori tutto quello che avevo” ha commentato Bernal, che si è ormai messo definitivamente alle spalle la tribolata stagione passata e i problemi fisici che lo portarono al ritiro dallo scorso Tour de France.
Sterke Bernal wint de 16e etappe met overtuiging #Giro #Giro21 pic.twitter.com/LYMXpWyxr3
— Sporza 🚴 (@sporza_koers) May 24, 2021
‘Ho avuto la mentalità giusta’
Bernal ha spiegato di aver affrontato questa giornata così impegnativa, per il percorso ma soprattutto per il freddo e il maltempo, con lo spirito del guerriero. “È stata una tappa dura, resa anche più difficile dal meteo ma ho avuto la mentalità giusta sin dall'inizio della tappa.
Ero pronto a soffrire e adesso sono veramente contento di questo successo” ha dichiarato il leader della Ineos.
Con la vittoria ottenuta a Cortina, Egan Bernal ha rafforzato ancora la sua posizione in maglia rosa. Il campione colombiano guida la classifica del Giro d’Italia con un vantaggio di 2’24’ su Damiano Caruso, di 3’40’’ su Hugh Carthy e di 4’18’’ su Aleksandr Vlasov, mentre Simon Yates è sceso al quinto posto con un ritardo di 4’20’’. Giulio Ciccone è rimasto in sesta piazza a 4’31’’ davanti a Romain Bardet, oggi molto convincente, settimo a 5’02’’.