Anche dopo la terza tappa del Giro d’Italia, la maglia rosa è rimasta sulle spalle di Filippo Ganna, trionfatore della cronometro d’apertura a Torino. La corsa di questo lunedì si è decisa con una fuga da lontano e la sorprendente vittoria dell’olandese Taco Van Der Horn, che ha resistito per poche decine di metri alla rincorsa del gruppo orchestrata per gran parte della giornata dalla Bora Hansgrohe di Peter Sagan.

Ganna è rimasto in gruppo senza difficoltà sulle colline piemontesi che hanno caratterizzato la tappa, ma domani la sua maglia rosa sarà messa maggiormente ba dura prova sul traguardo in salita di Sestola, primo banco di prova per i pretendenti al successo finale.

Ganna: ‘Evenepoel ha delle belle gambe’

I su e giù tra le colline bordate di vigneti della terza tappa del Giro d’Italia non hanno scoperto i valori in campo tra i campioni più attesi della corsa, che come previsto sono rimasti in attesa delle frazioni più difficili. In mezzo al gruppo i corridori hanno però potuto cogliere quelle sfumature che sono impossibili da vedere nelle riprese televisive. Al termine della corsa Filippo Ganna ha raccontato di aver osservato da vicino Remco Evenepoel e di essere rimasto impressionato dalla sua condizione di forma, soprattutto pensando al lungo stop per infortunio da cui è reduce il giovane belga della Deceuninck Quickstep.

“Ho guardato Evenepoel in una delle ultime salite e stava pedalando con un rapporto molto lungo, aveva il 53. Ho potuto vedere che ha delle belle gambe. Ma domani vedremo chi attaccherà”, ha dichiarato la maglia rosa.

‘Era importante mantenere la maglia’

Ganna ha seguito con attenzione Evenepoel anche perché sa che il giovane belga è uno dei corridori che domani, nella tappa di Sestola, potrebbe sfilargli la maglia rosa.

Il Giro proporrà un arrivo in salita sul quale il Campione della Ineos difficilmente riuscirà a tenere il passo degli scalatori più forti, ed Evenepoel avendo un distacco di soli 20’’ in classifica ha delle concrete chance di vestire i il simbolo del primato.

Ganna ha spiegato di aver voluto fortemente tenere la maglia rosa nella tappa di oggi non solo per il prestigio che ne deriva, ma anche perché grazie a questo la Ineos sarà anche domani la prima ammiraglia al seguito del gruppo, un vantaggio che potrebbe essere importante in caso di incidenti o altre necessità.

Il Campione del Mondo a cronometro sa che probabilmente sarà la sua ultima giornata in rosa, ma è più che pronto a calarsi nel nuovo ruolo di gregario di lusso per Egan Bernal e Pavel Sivakov. “Domani sarà difficile per me. Ci sono molti corridori che sono più forti di me in salita e che hanno più o meno lo stesso tempo. Ecco perché lavorerò per la squadra. Abbiamo due leader forti e dobbiamo sostenerli, se perdiamo la maglia rosa non dobbiamo più difenderla”, ha dichiarato Filippo Ganna.