Vince ancora la Ineos nel calendario delle brevi corse a tappe del World Tour. Dopo aver messo le mani su Volta Catalunya, Giro di Romandia e Giro del Delfinato con tre corridori diversi, la squadra britannica ha fatto poker conquistando anche il Giro di Svizzera con Richard Carapaz.

Nell’ultima tappa con arrivo ad Andermatt, lo scalatore ecuadoriano ha gestito senza apparenti difficoltà i tentativi d’attacco che gli sono stati portati da Rigoberto Uran sulla salita del Gottardo. A vincere la tappa è stato Gino Mader, che dopo aver raggiunto Michael Woods lo ha battuto facilmente in volata.

Svizzera, si riparte senza Alaphilippe

L’ultima tappa del Giro di Svizzera ha portato i corridori su salite storiche e affascinanti, l’Oberalpass, il Lucomagno e il Gottardo, con l’arrivo ad Andermatt come nella crono vinta ieri da Uran. La corsa è partita senza Julian Alaphilippe, che è tornato in Francia dove la compagna sta per dare alla luce il loro primo figlio. Il via è stato molto intenso, con diversi attacchi che si sono susseguiti sulla salita dell’Oberalpass. Al comando si è formata una fuga di nove corridori, tra cui Kung, Poels, Benoot e Soler, su cui è poi rientrato un altro gruppetto comprendente anche De la Cruz, Pernsteiner e Antonio Nibali, interessato ai punti del Gpm.

La Ineos ha gestito questa fase della corsa con tranquillità, ma sono poi arrivate altre squadre, Bike Exchange, Jumbo Visma e Qhubeka Assos, a dare un cambio di ritmo al gruppo nella fase di avvicinamento al Gottardo. La fuga, selezionata già sul Lucomagno, è stata rimessa nel mirino, e sul Gottardo sono rimasti al comando i soli Pernsteiner e Benoot, finchè l’austriaco se ne è andato da solo.

Uran all’attacco, ma Carapaz non cede

Sulla suggestiva salita al Gottardo la Ineos ha ripreso in mano il gruppo con Sivakov, Dennis e Dunbar ancora al fianco della maglia gialla Richard Carapaz. La forza del team britannico ha scoraggiato gli attacchi degli avversari, ma Rigoberto Uran, l’unico ancora vicino a Carapaz in classifica, ha provato ugualmente a metterlo in difficoltà.

Dopo aver mandato all’attacco Powless, che ha annullato definitivamente la fuga iniziale di Pernsteiner, Uran ha piazzato un paio di attacchi ben portati sul suggestivo pavè del Gottardo. Carapaz però non ha mai avuto cedimenti e difficoltà e la sua maglia gialla è stata così messa in cassaforte.

Nella parte finale del Gottardo hanno approfittato di alcuni rallentamenti prima Michael Woods e poi Mattia Cattaneo e Gino Mader. Woods ha scollinato per primo la salita, con Mader all’inseguimento, mentre l’italiano è stato ripreso dal gruppo pilotato nuovamente da Dunbar. Nella picchiata verso il traguardo Mader ha raggiunto Woods e nel finale ha sprintato senza neanche alzarsi sui pedali per avere ragione del canadese e vincere così quest’ultima tappa.

Il gruppo degli uomini di classifica è arrivato a 9’’ con Cattaneo al terzo posto, ma senza Schachmann, arrivato in leggero ritardo dopo essersi staccato sul Gottardo. Questo risultato ha fatto perdere al tedesco il terzo gradino del podio finale, su cui è salito Jakob Fuglsang.

La classifica finale vede il successo di Richard Carapaz davanti a Uran, mai così brillante come in questo Giro di Svizzera negli ultimi anni, e Fuglsang terzo. Bene Pozzovivo, al sesto posto, e Cattaneo al nono. La classifica a punti è andata a Bissegger, quella dei Gpm a Woods.