Il ritorno al successo di Mark Cavendish è stato uno dei momenti più significativi di questa prima parte della stagione di Ciclismo. Il velocista britannico, uno dei campioni più vincenti della storia del ciclismo, aveva vissuto la sua ultima stagione di successi nel 2016, per poi andare incontro ad una serie di cadute e malanni che ne avevano accelerato il declino atletico.

Sul finire della scorsa annata, la sua avventura nel professionismo sembrava ormai giunta tristemente al capolinea. A sorpresa, Cavendish ha però firmato un contratto con la Deceuninck Quickstep, la squadra in cui aveva militato tra il 2013 e il 2015, raccogliendo grandi successi.

Le vittorie tra Turchia e Belgio

Cavendish è stato ingaggiato con uno stipendio al minimo del regolamento visti i risultati pressochè nulli delle scorse stagioni, e sulle sue possibilità di rilancio c'erano forti dubbi. Invece la Deceuninck è riuscita a rimetterlo in sesto e a riportarlo alla vittoria, seppure in corse di secondo piano.

Dopo alcuni piazzamenti sul podio, il campione britannico è andato a segno quattro volte al Giro di Turchia e ha vinto anche l'ultima tappa del Giro del Belgio battendo avversari di rango come Tim Merlier e Pascal Ackermann.

In casa Deceuninck Quickstep si è cominciata a fare strada un'ipotesi che non era neanche stata presa in considerazione quando Cavendish è stato ingaggiato, e cioè la partecipazione al Tour de France.

La squadra belga avrebbe dovuto schierare Sam Bennett come velocista al Tour, ma l'irlandese è alle prese con un infortunio, un'infiammazione del tendine rotuleo, e la sua presenza al via del 26 giugno è in forte dubbio. Per questo è stata avanzata l'ipotesi della presenza di Cavendish alla Grande Boucle al posto di Bennett, ma lo stesso campione britannico non ha mostrato grande entusiasmo per questo possibile ritorno sulle strade della corsa più prestigiosa del mondo.

Lefevere: 'Capisco il suo punto di vista'

Come raccontato al giornale belga Het Nieuwsblad, sul quale tiene una rubrica fissa, il team manager della Deceuninck Quickstep, Patrick Lefevere, ha spiegato come Cavendish ha accolto la proposta di tornare a correre un grande giro e non il calendario minore che gli era stato programmato a inizio anno.

"La sua risposta è stata: non con lo stipendio attuale. Può sembrare cinico, ma capisco il suo punto di vista. Mark è entrato in squadra a 35 anni e all'ultimo momento. In quel momento correre il Tour era del tutto fuori discussione. Ha firmato un contratto allo stipendio minimo perché le aspettative erano minime", ha spiegato Lefevere, parlando poi di cosa significherebbe per Cavendish correre il Tour de France. "Vorrebbe dire correre sotto pressione, sotto la lente d'ingrandimento dei media. Se solo si avvicinasse ad una vittoria di tappa allora tutti parlerebbero del record di Merckx, che ha vinto 34 tappe al Tour mentre Mark ne ha 30", ha dichiarato il manager fiammingo.

L'avventura di Cavendish nel ciclismo e nella Deceuninck sembra comunque essere destinata a proseguire, e lo stesso Lefevere ha parlato in maniera molto chiara in tal senso, in vista di un prolungamento del contratto per un altro anno.