La Jumbo Visma e il suo capitano Primoz Roglic hanno vissuto una giornata davvero difficile nella terza tappa del Tour de France, quella che il 28 giugno ha portato i corridori a Pontivy. La corsa è stata segnata da svariati incidenti e cadute: tra i corridori più malconci si è segnalato proprio Roglic. Il campione sloveno è finito a terra ad una decina di chilometri dall’arrivo dopo aver colpito la ruota posteriore di Sonny Colbrelli, che lo precedeva. Pur con delle vistose ferite, il capitano della Jumbo Visma è riuscito a ripartire, anche se non è rientrato in gruppo e ha perso per strada più di un minuto.

Giornata nera per la Jumbo

La giornataccia della Jumbo Visma era iniziata con il ritiro di uno dei gregari più forti di Roglic, l’olandese Robert Gesink, caduto nei primi chilometri insieme a Geraint Thomas. Gesink ha riportato una frattura alla clavicola ed è stato così costretto a concludere anzitempo il suo Tour de France. La Jumbo ha così perso quasi subito uno dei corridori su cui puntava maggiormente per sostenere Roglic nelle tappe di alta montagna.

Nell’ultima parte della tappa le cadute si sono susseguite una dietro l’altra, un po’ per il percorso piuttosto stretto e tortuoso e un po’ per l’animosità che hanno tutti i corridori nelle prime giornate del Tour de France, la corsa più importante e in cui ci si gioca buona parte della stagione.

Ad una decina di chilometri dall’arrivo la Jumbo Visma ha visto finire a terra anche il suo leader Primoz Roglic. Il corridore sloveno era nella parte sinistra del gruppo, sul ciglio della strada, ed ha toccato la ruota posteriore di chi lo precedeva, il campione d’Italia Sonny Colbrelli.

Roglic è caduto ad alta velocità ed è rimasto vistosamente ferito in tutta la parte sinistra del corpo.

Il vincitore della Vuelta Espana è riuscito a ripartire, ma non a riprendere la coda del gruppo, che nel frattempo è rimasto spezzato da altre cadute. Alla fine il capitano della Jumbo Visma ha tagliato il traguardo con un ritardo di 1’21’’ rispetto al vincitore Tim Merlier, e in classifica generale è sceso dal 4° al 20° posto, con un ritardo di 1’35’’.

Roglic: ‘Fortunatamente nulla di rotto’

Dopo la conclusione della tappa, Roglic è stato sottoposto agli esami di rito, che per fortuna hanno escluso fratture. Il corridore della Jumbo Visma si è così ripresentato stamani alla partenza della quarta tappa del Tour de France, anche se completamente incerottato sul lato sinistro del corpo. “Fortunatamente non ho nulla di rotto” ha dichiarato il campione sloveno confermando di poter continuare la corsa, pur consapevole che questa caduta non è certo il modo migliore di approcciarsi alla cronometro di domani, uno dei punti chiave del Tour de France.

“La situazione è tutt’altro che buona” ha confermato Roglic in un post su Instagram, in cui appare comunque sorridente. “La mummia è al via oggi e vedremo come andrà” ha scherzato il campione sloveno.

Sulla dinamica dell’incidente, Roglic ha confermato la prima ricostruzione fatta dalle immagini televisive: “Nessun corridore merita di cadere dopo tanto lavoro. C’è stato un contatto con Colbrelli, le strade erano strette e per questo sono finito a terra” ha dichiarato il capitano della Jumbo Visma. La squadra olandese ha dovuto incassare anche l’infortunio di Steven Kruijswijk, anche lui caduto e medicato con alcuni punti di sutura ad una mano. Lo scalatore olandese ha comunque preso il via della quarta tappa che oggi porta il Tour de France a Fougeres.