È stata una tappa da brividi quella che ha portato i corridori del Tour de France da Lorient a Pontivy, la terza della corsa. Il percorso in gran parte pianeggiante chiamava alla prima sfida diretta tra i grandi velocisti della corsa, su tutti Ewan e Demare, ma a caratterizzare la giornata è stata una serie incredibile di cadute e incidenti. Il primo ha visto finire a terra Geraint Thomas e Robert Gesink, con quest’ultimo costretto al ritiro. In un convulso finale, corso per lo più su strade strette e pericolose, sono poi rimasti coinvolti in altre cadute anche Miguel Angel Lopez e Primoz Roglic, ripartito con vistose abrasioni.

Anche Tadej Pogacar ha perso terreno a causa di un nuovo incidente che ha tagliato fuori dallo sprint Demare, mentre nella volata finale Ewan è finito a terra coinvolgendo anche Sagan. Con questa ecatombe è passata un po’ in secondo piano la volata vincente piazzata da Tim Merlier, ben guidato da tutta la sua Alpecin Fenix.

Tour, Thomas subito a terra

Dopo due giorni con percorsi da grandi classiche, il Tour de France offriva oggi il primo terreno di confronto ai velocisti con una tappa pressoché pianeggiante con arrivo a Pontivy.

Il tracciato si è rivelato però molto insidioso a causa dei tanti tratti da percorrere su strade secondarie, strette e tortuose. Insieme al nervosismo che sempre serpeggia in gruppo nelle prime tappe del Tour e a qualche goccia di pioggia, questo ha creato tanti pericoli portando ad una serie innumerevole di cadute. In uno dei primi incidenti è rimasto coinvolto anche Geraint Thomas, che è rimasto fermo per diversi minuti prima di ripartire, facendo temere per un ritiro.

Il gallese ha poi ripreso la corsa ed è rientrato in gruppo, anche se le sue condizioni fisiche restano tutte da verificare. È stato invece costretto ad abbandonare Robert Gesink, uno dei migliori gregari di Roglic.

Intanto la tappa ha preso il suo scontato andamento tattico con una fuga di Michael Schar, Cyril Barthe, Maxime Chevalier, Jelle Wallays e il solito Ide Schelling, interessato ai punti dei Gpm.

Il gruppo è stato tirato dalle squadre dei velocisti più attesi, Lotto, Groupama e Alpecin, e la fuga non ha mai destato particolari preoccupazioni.

Roglic perde più di un minuto

La corsa è rimasta sempre piuttosto nervosa a causa del tracciato tortuoso e nel finale l’innalzamento della velocità ha portato ad una nuova serie di incidenti. Ad una decina di chilometri dall’arrivo è finito prima a terra Miguel Angel Lopez, e quindi Primoz Roglic. Lo sloveno è ripartito con delle abrasioni particolarmente vistose, aiutati dai compagni di squadra, ma non è riuscito a rientrare in gruppo, ormai lanciatissimo verso lo sprint. I fuggitivi sono stati ripresi a cinque chilometri dall’arrivo, e subito dopo si è verificato un nuovo incidente in una curva molto insidiosa.

Anche Tadej Pogacar è rimasto coinvolto, apparentemente senza particolari conseguenze, così come Arnaud Demare che ha dovuto dire addio allo sprint, in cui era tra i favoriti.

Dopo tutto questo caos il gruppo è arrivato più che dimezzato al finale, in cui la Alpecin Fenix ha preso in mano la situazione con anche la maglia gialla Mathieu Van der Poel a lavorare per lo sprinter Tim Merlier. Appena dietro al treno della squadra belga si è piazzato Caleb Ewan, che ha però toccato la ruota posteriore di Merlier perdendo il controllo della bicicletta.

L’australiano è finito a terra ad altissima velocità coinvolgendo nella caduta anche Peter Sagan. l’incidente ha spianato la strada alla Alpecin Fenix, che è andata a centrare una facile doppietta con Tim Merlier davanti al suo apripista Jasper Philipsen, con il redivivo Nacer Bouhanni al terzo posto.

Tra gli uomini di classifica Carapaz, Mas, Quintana e Kelderman hanno concluso nel primo gruppo, mentre Pogacar ha tagliato il traguardo nel secondo con 26’’ di ritardo, come Gaudu e Thomas. Roglic e Lopez hanno invece perso 1’21’’.

In classifica generale Van der Poel ha conservato la maglia gialla al termine di questa caotica giornata, con 8’’ su Alaphilippe e 31’’ su Carapaz, che resta l’unico dei favoriti della vigilia ad aver superato indenne tutti i pericoli di queste prime tappe. Pogacar è a 39’’, Thomas a 1’07’’, Roglic a 1’35’’.