Sembrava una tappa tranquilla e riservata unicamente ad uno show dei velocisti, invece la giornata d’apertura del Benelux Tour ha regalato spettacolo, emozioni e grande selezione. La corsa che si snoda tra Belgio, Olanda e Lussemburgo è iniziata oggi con una tappa segnata dal vento e da diversi episodi particolari, tra cui un problema meccanico di Remco Evenepoel che ha perso tanto terreno a causa di un intervento maldestro del meccanico del servizio di assistenza neutra. Alla fine il gruppo principale è arrivato a giocarsi il successo composto ormai solo da una ventina di corridori, che sono stati regolati dal belga Tim Merlier.

Benelux, gruppo spezzato dal vento

Mentre in Spagna ci si appresta a vivere l’ultima settimana della Vuelta, il Ciclismo ha aperto un altro fronte con l’avvio del Benelux Tour, la corsa a tappe denominata in passato Eneco Tour e BinckBank Tour. Da oggi a domenica 5 settembre si corre tra Belgio, Olanda e Lussemburgo, su strade che vengono percorso solitamente nelle grandi classiche.

Questa prima frazione si presentava come una delle più semplici, senza salite, muri né pavè. A scompigliare le carte ci ha pensato il vento che nelle fasi centrali della tappa ha spezzato il gruppo in più parti.

Davanti sono rimasti circa una trentina di corridori, che sono andati a raggiungere la fuga iniziale composta da Julien Duval, Luke Durbridge, Ward Vanhoof, Ludovic Robeet, Arjen Livyns, Guillaume Boivin e Logan Owen.

Sagan a terra nella corsa del rientro

Ad una trentina di chilometri dall’arrivo la corsa ha avuto un’ulteriore svolta a causa dello stop a cui è stato costretto Remco Evenepoel.

Il campione belga, reduce dal successo alla Bruxelles Classic, è stato appiedato da un problema meccanico, forse una foratura o la rottura di un raggio dopo un contatto. Evenepeol ha dovuto ricorrere all’assistenza neutra, visto che le ammiraglie erano rimaste dietro ai vari gruppetti di ritardatari. Il meccanico è intervenuto in modo maldestro, facendo perdere più di un minuto al corridore della Deceuninck, che è ripartito arrabbiatissimo e ormai tagliato fuori dalle parti più calde della corsa.

Poco dopo anche Peter Sagan è stato coinvolto in uno sfortunato episodio. Il tre volte iridato, che non correva dal ritiro nella 12° tappa del Tour de France, è caduto probabilmente a causa di un contatto con un altro corridore. Sagan è poi ripartito con la maglia sbrindellata ed ha concluso la tappa in pesante ritardo.

Davanti la corsa è volata via ad alta andatura, con il Team Bahrain presente in massa nelle posizioni di testa.

A lanciare la volata finale è stata la Deceuninck per Alvaro Hodeg, ma dietro al colombiano è spuntato a velocità doppia Tim Merlier che è andato a vincere questa prima tappa del Benelux Tour. Bauhaus ha chiuso al secondo posto davanti a Hodeg e Gaviria. Nel gruppo di testa sono arrivati anche altri pretendenti al successo finale, su tutti Matej Mohoric, Mike Teunissen, Kasper Asgreen e Mads Pedersen. Il gruppo con Evenepoel ha limitato i danni, arrivando a 58’’ di ritardo, una situazione difficile ma non del tutto compromessa pensando alla classifica finale. Domani la corsa continua con una cronometro individuale di 11 km, in cui Evenepoel cercherà di cominciare la sua rimonta.