Al Giro di Danimarca che si è concluso domenica scorsa, Remco Evenepoel ha chiuso un cerchio lungo un anno, dalla paurosa caduta del Giro di Lombardia fino al ritorno al successo in una corsa in linea. Era il giorno di Ferragosto 2020 quando il giovane corridore belga volava giù da un ponte affrontando la discesa che dal Muro di Sormano porta verso il Lago di Como, punto nevralgico del Lombardia. Evenepoel fece rabbrividire tutti, facendo temere per delle conseguenze tragiche, ma riuscì a cavarsela con una frattura al bacino. Dopo lunghi mesi di riabilitazione, il campioncino della Deceuninck è tornato in azione al Giro d’Italia di quest’anno, e dopo qualche sprazzo di classe ha riassaporato finalmente il successo in una corsa in linea, proprio nei giorni in cui lo scorso anno avveniva l’incidente.
Evenepoel: ‘Dopo le Olimpiadi avevo dei dubbi’
Dopo il ritiro al Giro d’Italia, il ritorno al successo nella classifica generale del Giro del Belgio e una partecipazione non proprio brillantissima alle Olimpiadi di Tokyo, Evenepoel ha ricominciato a vincere anche nelle corse in linea. Il 21enne belga ha dato sfoggio della sua forza al Giro di Danimarca, che si è concluso domenica, in cui è tornato a firmare una gara in linea, per la prima volta dopo l’incidente del Giro di Lombardia. Evenepoel ha vinto alla sua maniera, staccando tutti e facendo una sorta di cronometro fino al traguardo.
Non è stata certo una vittoria di straordinario prestigio, visto che il Giro di Danimarca non fa parte neanche del calendario World Tour, ma per l’ex Campione europeo a cronometro si è trattato di un successo particolarmente significativo.
Dopo l’incidente al Lombardia, la lunga e difficile strada per recuperare, qualche certezza un po’ incrinata e un’Olimpiade sottotono, Evenepoel aveva necessità di trovare maggior fiducia.
“Se avevo bisogno di quella vittoria in Danimarca? Forse. Dopo le Olimpiadi avevo dei dubbi, perché mi ero allenato molto bene. Eppure non ha funzionato.
Inizi a pensare che potrebbe essere un anno di transizione. Ho dovuto aspettare tanto tempo prima di rivincere una corsa in linea, e poi l’ho fatto come piace a me, andando in fuga da solo da lontano. È una bella cosa perché è la prima volta dopo l’incidente e questo mi dà motivazione per il futuro” ha dichiarato Evenepoel in un’intervista concessa alla tv belga Sporza.
Lombardia si o no?
Remco Evenepoel ha però spiegato che la piena ripresa, il ritorno alle corse e al successo non hanno cancellato le scorie psicologiche lasciate da quel terribile incidente di un anno fa al Giro di Lombardia. Il giovane belga non sa se quest’anno parteciperà alla corsa in cui rischiò la vita, e con quali sensazioni e motivazioni riuscirebbe ad essere al via. “Correre il Giro di Lombardia potrebbe essere un problema mentale dopo la caduta dello scorso anno” ha ammesso Evenepoel.
“Vorrei correre, ma senza pensare al risultato. Non so come reagirò, forse partirò con una sensazione strana, forse sarò spaventato o invece avrò le idee chiare e mi sentirò di correre dei rischi. Dovrò vederlo il giorno stesso. In ogni caso mi piacerebbe andarci. Un giorno dovrò confrontarmi con quello che è successo un anno fa, poi potrò voltare pagina” ha confidato Evenepoel.