L’Italia è tornata ad aprire il sipario sul grande Ciclismo professionistico per quest’ultimo scorcio di stagione. Da Pontedera, sede del Giro di Toscana che si è corso il 15 settembre, è iniziata una lunga sequenza di corse su e giù per l'Italia, che condurrà fino al Giro di Lombardia, tradizionale classica di chiusura della stagione. Queste quattro settimane di spettacolo hanno preso il via con un Giro di Toscana ricco di campioni e un percorso disegnato attorno alle scalate del Monte Serra, che però hanno fatto meno selezione rispetto alle passate edizioni.
Dopo l’ultima scalata alla montagna pisana si sono trovati al comando una quindicina di corridori e nel tratto pianeggiante verso l’arrivo è stato il danese Michael Valgren a trovare il tempismo giusto per l’attacco vincente.
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— La Flamme Rouge (@laflammerouge16) September 15, 2021
Uran all’attacco dopo la prima salita
Il grande ciclismo si è spostato in Valdera, nella provincia pisana, per una due giorni che promette grande spettacolo. Nella giornata del 15 settembre è andato in scena il Giro di Toscana, corsa più adatta agli scalatori viste le due salite al Monte Serra, mentre il 16 settembre si proseguirà con la Coppa Sabatini, gara dal profilo altimetrico ricco di saliscendi e strappi, ma decisamente meno impegnativo.
Il Giro di Toscana è entrato nel vivo nella prima scalata al Monte Serra, con il gruppo già molto selezionato. Michael Valgren ha scollinato davanti a tutti, ma in discesa sono stati altri due corridori della Education First a lanciarsi all’attacco, il capitano storico Rigoberto Urán e l’altro colombiano Sergio Higuita. Con loro si è inserito in fuga anche Lorenzo Rota, ma il gruppo ha reagito con una Ineos particolarmente impegnata, che ha messo al lavoro anche Geraint Thomas nel tratto pianeggiante tra le due scalate.
L’attacco di Urán è stato così sventato, ma la EF ha continuato a essere grande protagonista della corsa.
Majka in testa sul Serra
La selezione definitiva è avvenuta già all’inizio della seconda scalata al Monte Serra, quando sono rimasti al comando una quindicina di corridori che sono andati a giocarsi il successo. Davide Villella è stato il primo a forzare il ritmo, seguito da Rafal Majka, Luca Wackermann, Neilson Powless e Jefferson Cepeda, ma la Ineos ha reagito ancora una volta sacrificando Moscon per riportare il gruppo inseguitore, comprendente anche Geoghegan Hart, sui battistrada.
Rafal Majka ha quindi dato l’impressione di mettersi al servizio di Diego Ulissi, il corridore più veloce tra quelli rimasti al comando, imponendo un passo forte e regolare. Il polacco ha però poi reagito e rilanciato personalmente dopo una nuova serie di attacchi ed ha scollinato il Monte Serra tutto solo. La discesa verso Buti ha però favorito il ricompattamento del gruppetto, ancora forte di una quindicina di unità, e nel tratto finale in piano verso l’arrivo di Pontedera è partita una girandola di scatti che è sfuggita al controllo di Majka e Ulissi.
A beneficiarne sono stati ancora gli uomini della EF, presenti in tre al comando. Dopo diversi tentativi andati a vuoto è stato Michael Valgren a centrare l’attacco dal tempismo perfetto.
Il danese se ne è andato tutto solo e a nulla è valso il disperato tentativo di Ulissi di riaprire la corsa con un nuovo attacco su un breve strappo. Valgren è così andato a vincere il Giro di Toscana con largo margine sul traguardo di Pontedera, mentre Alessandro De Marchi nel finale ha anticipato il gruppetto inseguitore per la seconda piazza. Ulissi si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio superando in volata Rota, Villella e Canola.
🏅🇩🇰Michael Valgren (@EFprocycling) se llevo la Victoria en el Giro della Toscana 2021 🇮🇹 #GirodellaToscana #Noticiclismo #Ciclismo pic.twitter.com/M2E4CvL69I
— NotiCiclismo ➡ 🌈 #Flanders2021 (@Noticiclismo1) September 15, 2021