Le scintille nate al mondiale di Belgio 2021 non sono ancora spente, almeno all'interno della squadra di casa. La nazionale del Belgio, infatti, si è presentata nella prova in linea maschile con due big: Remco Evenepoel e Wout Van Aert. Per scelta di squadra, il capitano del team sarebbe dovuto essere proprio il secondo, con Remco che avrebbe quindi dovuto correre con l'obiettivo di fare il gregario.

La gara, alla fine, è stata vinta da Alaphilippe, con Evenepoel che al termine della prova ha mostrato un certo rammarico, affermando che avrebbe potuto vincere se solo la tattica di squadra fosse stata differente. A distanza di poche ore da tali dichiarazioni, è arrivata la risposta di Van Aert.

'Evenepoel era d'accordo con la tattica'

Van Aert, nelle sue dichiarazioni, ha subito voluto far notare che, in realtà, il primo errore in gara è stato commesso proprio da Evenepoel. In particolare, Remco ha attaccato quando mancavano ancora 180 chilometri all'arrivo: allungo, questo, che secondo Wout "non era previsto".

Secondo la tattica di team, infatti, Evenepoel sarebbe dovuto rimanere a ruota del capitano insieme a Jasper Stuyven. La tattica della nazionale era quella di giocare "in difesa". Tuttavia, tutto è cambiato con l'attacco di Evenepoel: quest'ultimo, nella versione del corridore della Jumbo-Visma, non era "richiamabile", in quanto non erano disponibili delle radioline e i tifosi facevano talmente tanto tifo da rendere impossibili forme di comunicazione alternative. Van Aert ha poi proseguito, ammettendo di provare fastidio per le parole di Evenepoel: "Nessuno ha discusso la strategia del team prima della corsa. Facile farlo così dopo...".

Secondo Van Aert anche Remco era d'accordo con la strategia tattica

Ciò che rimprovera Van Aert a Remco, dunque, è il suo atteggiamento non coerente tra il pre e il post corsa. Secondo il bega, infatti, anche Evenepoel era "d'accordo con la tattica" della nazionale, così come aveva concordato la selezione. Van Aert ha poi proseguito riconoscendo come siano normali delle critiche dopo che il risultato "non è quello per cui si è lavorato", ammettendo di essersi aspettato delle lamentele sin da subito, non appena ha compreso che non avrebbe potuto vincere. Poi, la stoccata più grande a Evenepoel: "Ha parlato più in televisione che sull'autobus della squadra". Van Aert ha voluto concludere le proprie dichiarazioni ricordando come siano arrivati al Mondiale "da squadra", dando i meriti di ciò al proprio commissario tecnico e ringraziandolo per il lavoro che è riuscito a fare. Chissà se Evenepoel deciderà di proseguire questo botta e risposta.