Nella prova a cronometro maschile dei mondiali di Ciclismo ha vinto l'italiano Filippo Ganna. In questa corsa, però, hanno fatto molto parlare anche gli scarpini di Wout Van Aert. Il corridore belga, infatti, si è presentato al via con delle scarpe personalizzate, che somigliano più a delle gondole che a degli scarpini. Poco si sa di questi indumenti, al momento senza un nome proprio.

Van Aert e gli scarpini 'magici': la descrizione

In particolare, le scarpe di Van Aert sono una sorta di scafandri realizzati in carbonio, che posseggono una svasatura doppia laterale all'altezza del calcagno.

Inoltre, in questi scarpini sono presenti delle sorte di speroni, posizionati sul retro e sui quali vi sono le cosiddette 'boe', ovvero delle rotelline che permettono la regolazione dello stringimento. La posizione di queste rotelline non altera l'aerodinamica (che rimane molto fluida) delle scarpe.

In esse, poi, vi è anche un copriscarpe sottile che permette di far scivolare via l'area dalla superficie esposta. Questo meccanismo rende possibile, probabilmente, di aver un vantaggio in termini di aerodinamica, anche se è difficile quantificare tale beneficio. Ciò che è certo, comunque, è che nonostante tali scarpini il corridore belga non è riuscito ad andare più veloce dell'italiano Pippo Ganna, che alla fine lo ha staccato di circa sei secondi.

Le scarpe di Van Aert: misuratori di calzini permettono di limitare eventuali illeciti

Ma Filippo Lorenzon, cronista del sito web italiano bici.pro che è solito andare 'a caccia' di novità tecniche del mondo a due ruote, ha anche svelato la presenza di speciali misuratori di calzini. Questi hanno la funzione fondamentale di individuare (ed eventualmente scongiurare) dei possibili "illeciti", che potrebbero dunque favorire Van Aert.

Ma come funzionano questi misuratori? Essi operano verificando la lunghezza di copriscarpe e calzini, accertandosi che tale lunghezza non superi il punto medio tra la caviglia e il ginocchio. Se tale circostanza dovesse verificarsi, infatti, il corridore in questione potrebbe fruire di vantaggi aerodinamici illeciti, proprio come accade con i telai.

Alcuni commentatori si chiedono, comunque, se l'uso di tali scarpini sia davvero conveniente: indossare uno scafo di carbonio che viene modellato su un piede per circa un'ora è, infatti, quasi una "tortura". Difficile dire, alla luce del risultato, se l'adozione di tali scarpini sia effettivamente stata una mossa intelligente.