Victor Campenaerts è uno dei corridori più anticonformisti e strani del Ciclismo mondiale. Il detentore del record dell’ora, passato quest’inverno dalla Qhubeka NextHash alla Lotto Soudal, ha raccontato già in passato alcune delle esperienze più particolari con cui si è messo alla prova nella sua carriera, come l’uso della camera iperbarica a quote al limite delle possibilità umane. Gli esperimenti di Campenaerts in questa continua ricerca di marginal gains, i piccoli guadagni che insieme producono un grande miglioramento, stanno continuando anche nella sua nuova squadra, con un approccio in cui si mescola la scienza con un po’ di empirismo dalle sfumature surreali e folli.
Ciclismo, il risveglio ghiacciato di Campenaerts
Victor Campenaerts ha raccontato al giornale Het Laatste Nieuws alcune delle sue avventure alla ricerca di un’ottimizzazione sempre più spinta delle prestazioni. Il corridore belga ha raccontato qual è, secondo lui, il modo giusto per cominciare una giornata di allenamenti. “La mia esperienza è: quando mi alzo dal letto sono un po’ stordito. Se faccio una doccia fredda, anche se di soli trenta secondi, poi sono pronto per iniziare la giornata” ha raccontato il primatista dell’ora.
Il corridore della Lotto Soudal non si ferma però ad una banale doccia, ma per tre volte alla settimana fa il bagno in un laghetto gelido.
Tra le altre novità che sta sperimentando Campenaerts in vista della nuova stagione del ciclismo, ci sono anche degli esercizi di respirazione da fare prima di andare a dormire e che dovrebbero favorire un buon risposo notturno.
La vittoria al Giro d’Italia grazie agli allenamenti in discesa
Campenaerts ha parlato anche di come si sia allenato a lungo per migliorare il suo rendimento in discesa. Il corridore belga è stato seguito in questo particolare esercizio da Oscar Saiz, ex biker. Saiz ha partecipato anche al ritiro invernale della Lotto Soudal, dove ha dato lezioni di discesa a Campenaerts e compagni.
Il primatista dell’ora aveva già iniziato da tempo la sua collaborazione con il tecnico spagnolo, ed ha spiegato che le sue lezioni lo hanno aiutato a vincere la tappa di Gorizia all’ultimo Giro d’Italia. “Al Giro dell’anno scorso ho vinto una tappa mettendo sotto pressione Oscar Riesebeek, il mio compagno di fuga, in discesa.
Dopo ogni curva ha dovuto darsi da fare e per questo allo sprint gli sono venuti i crampi” ha raccontato Campenaerts, spiegando poi alcuni particolari delle sessioni di allenamento in discesa con Saiz.
“Abbiamo iniziato in un parcheggio, girando attorno ai coni. Poi abbiamo fatto una discesa, sempre la stessa, per due o tre ore di fila. Saiz ci ha seguiti uno per uno, analizzando i punti chiave. Ad esempio, un corridore era ben messo sulla bicicletta, distribuendo perfettamente il peso, ma iniziava troppo presto la curva ed usciva troppo largo. Quel corridore poi si è dovuto concentrare sulla traiettoria. Un altro aveva una buona traiettoria, ma metteva tutto il peso sull’anteriore” ha raccontato Campenaerts.
‘Con l’anteriore spazio di frenata più breve’
Il corridore belga ha infine parlato di un altro consiglio di Oscar Saiz per affrontare le discese in maniera più redditizia. Il tecnico spagnolo ha insegnato ai corridori ad usare solo il freno anteriore, in maniera potente, nelle discese veloci, anche a ottanta chilometri orari. “Se vai a cinque all’ora e freni con l’anteriore vai a testa in giù. Ma se vai a cinquanta all’ora puoi frenare quanto vuoi con l’anteriore, non cadrai. Frenare in questo modo è più potente e sicuro e lo spazio di frenata è più breve. Puoi mantenere gli ottanta all’ora più a lungo rispetto a un corridore che inizia a frenare duecento metri prima e risparmi tempo” ha dichiarato Victor Campenaerts.