Remco Evenepoel non ha mandato giù la sconfitta rimediata ieri alla Volta Valenciana. Il corridore belga della Quickstep era partito con la maglia di leader della classifica generale dopo aver staccato tutti nella giornata d'apertura, ma sulla salita verso Antenas del Maigmò, arrivo della terza frazione, ha vissuto un momento di grande difficoltà. Il finale della tappa è stato caratterizzato non solo dalle impegnative pendenze della salita, ma anche dal fondo stradale in cui l'asfalto ha lasciato il posto allo sterrato. Evenepoel ha subìto l'attacco portato da Aleksandr Vlasov nel tratto di sterrato, e nell'ultimo chilometro, di nuovo asfaltato, si è piantato lasciando spazio all'azione del russo e al sorpasso di diversi altri corridori.

Remco Evenepoel: 'Era da mountain bike'

Remco Evenepoel ha concluso la terza tappa della Volta Valenciana all'ottavo posto, a 41'' dal vincitore Aleksandr Vlasov. Il risultato ha portato il russo in maglia gialla, con il giovane belga della Quickstep sceso al secondo posto con 32'' di ritardo.

Nel dopo corsa Evenepoel si è mostrato un po' nervoso, come in altre occasioni in cui le cose non sono andate come sperato ed in cui il suo carattere un po' egocentrico ed esuberante è emerso fin troppo chiaramente. Il corridore della Quickstep ha accusato l'organizzazione della Volta Valenciana per la scelta di inserire nel percorso questo tratto di strada sterrata in salita. Evenepoel aveva già dimostrato nello scorso Giro d'Italia di non amare molto lo sterrato, ed anche in questa corsa è sembrato soffrire questo tipo di fondo.

Già prima della corsa il belga aveva criticato il finale di questa tappa ad Antenas del Maigmò, giudicandolo non adatto ad una corsa di ciclismo su strada, ed ora, con questo risultato negativo la sua opinione non è certo cambiata.

"E' una cosa speciale avere queste sezioni di sterrato, ma era una cosa al limite" ha dichiarato Remco Evenepoel dopo la tappa, rincarando poi la dose contro l'organizzazione della corsa.

"Il percorso era bello, senza tratti pericolosi prima della salita finale E' un peccato che poi abbiano messo quella salita con il tratto di sterrato. Per una salita così dura non c'è bisogno. Questo era un percorso quasi da mountain bike. C'è una corsa all'anno famosa per lo sterrato, la Strade Bianche, ma su un traguardo come questo è troppo difficile.

Ora tutti vogliono mettere dei tratti di sterrato, ma qui non era necessario" ha sentenziato il corridore belga.

'Vlasov era il più forte'

Evenepoel ha voluto continuare la sua personale polemica con la Volta Valenciana, iniziata con le accuse lanciate dal corridore nei giorni scorsi e proseguite con la replica del direttore dell'organizzazione, che lo aveva rassicurato sulla sistemazione della strada in vista di questa tappa. Secondo il corridori, i lavori fatti per rendere praticabile la strada sterrata verso Antenas del Maigmò sono stati insufficienti.

"Ti dicono che hanno tolto tutte le pietre e poi vedi solo pietre, è un peccato. La corsa era già dura, non c'era bisogno di questo settore di sterrato.

In gruppo siamo stanchi di essere mandati su tratti di strada stretti e pericolosi, non puoi vincere la corsa lì, ma puoi comprometterla a causa di una foratura, è sempre un rischio" ha aggiunto Evenepoel andando in controtendenza rispetto all'apparente apprezzamento che molti corridori hanno dimostrato verso l'inserimento delle strade bianche nelle corse di Ciclismo su strada.

Nonostante la sua polemica con l'organizzazione, Evenepoel ha anche reso onore al vincitore della tappa e nuova maglia gialla, il russo Aleksandr Vlasov. "Non ho perso per lo sterrato, Vlasov era il più forte" ha concluso il corridore della Quickstep.