La Tirreno Adriatico ha emesso un verdetto duro e chiaro sulle velleità attuali di Remco Evenepoel nelle corse a tappe più impegnative. Il giovane belga della Quickstep era arrivato al ciclismo professionistico etichettato già come un campione da grandi giri, ma la realtà dei fatti si sta rivelando molto più ostica del previsto. Dopo essere andato a segno in molte piccole corse a tappe, Evenepoel è atteso quest’anno al salto di qualità e al confronto con le gare più impegnative e gli avversari più forti, per capire quale può essere davvero il suo potenziale per la classifica generale dei grandi giri.
Remco Evenepoel: 'Gambe pesanti'
La Tirreno Adriatico era il primo confronto di Remco Evenepoel con una corsa a tappe di altissimo livello per percorso e avversari. Il belga è partito forte nella cronometro iniziale, ha tenuto il passo dei migliori nelle tappe miste, ma l’unica frazione di montagna, quella di ieri con la doppia scalata al Monte Carpegna, lo ha messo KO. Evenepoel si è staccato già nel primo passaggio dalla salita, e alla fine ha raggiunto il traguardo solo tredicesimo, con quattro minuti di ritardo da Pogacar.
Questa prestazione così negativa ha fatto sorgere molti dubbi sulle possibilità di Evenepoel di poter diventare un campione da corse a tappe. Il belga ha mostrato dei limiti evidenti sulle grandi salite, un fattore che di fatto lo esclude dai giochi per l’alta classifica dei grandi giri.
Nel dopo corsa il corridore della Quickstep non ha nascosto la delusione per questo risultato, ma ha cercato di minimizzare parlando di una giornataccia. “Non ho avuto la giornata che speravo. Già a valle, a sessanta chilometri dall’arrivo, sentivo di avere le gambe pesanti” ha dichiarato Remco Evenepoel al traguardo di Carpegna.
'Non è stata colpa del freddo'
Il 22enne belga ha cercato di limitare i danni, inizialmente anche con l’aiuto di Julian Alaphilippe, ma alla fine il suo passivo è stato pesantissimo, ben quattro minuti. “Non mi sono mai arreso. A questo livello devi essere sempre al 100%, altrimenti paghi” ha commentato Evenepoel, che si aspettava di poter almeno rimanere insieme ai corridori che sono arrivati alle spalle di Pogacar, dominatore incontrastato della tappa e di tutta la Tirreno Adriatico.
“Non dico che avrei potuto seguire Pogacar in una buona giornata, ma sarei finito nel gruppo inseguitore” ha aggiunto il corridore della Quickstep.
Evenepoel ha spiegato che il risultato negativo non è stato dovuto ad una crisi di freddo. “Non è stato quello il problema. Sono riuscito a spingere la potenza necessaria, ma non a superare il limite. E’ stata una sorpresa per me, avevo lavorato bene ed ero sulla buona strada per salire sul podio. È stata una delusione” ha commentato Remco Evenepoel, che ha concluso la Tirreno Adriatico all’11° posto della classifica generale.