Non è arrivato un risultato altisonante, ma la Parigi-Roubaix di Filippo Ganna è andata in archivio con un bilancio soddisfacente. Il Campione del Mondo a cronometro ha nel palmarès la versione per under 23 della regina delle classiche, la più massacrante corsa del Ciclismo con i suoi terribili tratti di pavé. Una volta passato al professionismo, però, Ganna ha un po’ lasciato da parte le sue ambizioni di uomo da classiche, per dedicarsi essenzialmente alle cronometro e alla pista. Ora il piemontese della Ineos sta riprendendo quel filo interrotto da tempo con le grandi corse di un giorno e la prestazione della Roubaix ha confermato che in futuro potrà ripresentarsi al via di questa corsa con rinnovate ambizioni.

Ganna, una foratura e un incidente meccanico all’inizio

Filippo Ganna è stato protagonista nelle fasi iniziali e centrali della Parigi – Roubaix, quando, insieme ai compagni di squadra, è riuscito a spezzare il gruppo prima ancora di arrivare ai settori di pavé. Il Campione del Mondo a cronometro ha poi dovuto fare i conti con qualche episodio negativo, forature e incidenti meccanici, ed è via via uscito dalla fase più calda della corsa, concludendo al 35° posto, a 4’47’’ dal vincitore, il compagno di squadra Dylan van Baarle.

Dopo la corsa, Ganna si è mostrato abbastanza soddisfatto della sua prestazione. “Ho avuto un po’ di sfortuna, dopo il secondo settore ho già bucato, al quarto ho avuto un problema meccanico ed ho inseguito un po’” ha dichiarato il corridore piemontese raccontando la storia della sua Roubaix.

‘L’importante era trionfare’

Dopo gli episodi sfortunati, all’ordine del giorno in una corsa come la Roubaix, Ganna è riuscito a rientrare sulla testa della corsa. “Ma poi ho pagato gli sforzi per rientrare” ha ammesso l’olimpionico, dichiarandosi soddisfatto di aver almeno evitato le tante cadute che si sono susseguite durante la corsa.

“Sono arrivato con tutta la pelle, questo è già importante” ha continuato Ganna.

Il corridore della Ineos ha poi festeggiato il successo di squadra, ottenuto sia grazie all’individualità di van Baarle, che all’eccellente strategia e prestazione di tutto il team, che in contrapposizione alla sua storia sempre più votato alle classiche del nord.

“È stata dura, tanta fatica, ma l’importante era trionfare oggi e l’abbiamo fatto con Dylan. Volevamo fare questo, l’abbiamo fatto, è stato un grande Dylan” ha commentato Filippo Ganna.

Il campione della Ineos cambierà ora completamente scenario per il prosieguo della sua stagione, Ganna tornerà infatti a cimentarsi nel ciclismo su pista, partecipando con la maglia della nazionale alla prima tappa di UCI Track Nations Cup, in programma a Glasgow dal 21 al 24 aprile.