Pronostici ribaltati nell’86° edizione della Freccia Vallone, che si è disputata oggi con la tradizionale e suggestiva conclusione in cima al Muro di Huy. La corsa si è decisa interamente nella scalata finale al leggendario muro, in cui i due favoriti della vigilia, il campione in carica Julian Alaphilippe e il numero uno dei ciclismo mondiale Tadej Pogačar, non sono riuscito a confermare le attese. A sorpresa è stato Dylan Teuns ad emergere davanti a tutti con l’eterno Alejandro Valverde a ruota. Ad un centinaio di metri dall’arrivo, il 42enne spagnolo ha dato l’impressione di poter superare il belga, che però ha tenuto duro andando a conquistare l’ennesima vittoria di qualità nella splendida stagione del Team Bahrain.

Freccia Vallone, tutti in attesa del Muro di Huy

La campagna di classiche del nord ha vissuto oggi il penultimo appuntamento, la Freccia Vallone, quattro giorni prima del gran finale della Liegi – Bastogne – Liegi. Come nelle scorse edizioni, la corsa è stata molto bloccata, con tutti i principali favoriti in attesa di sfidarsi nell’iconico finale sul Muro di Huy, la rampa di un chilometro con pendenze anche sul 20% su cui si decide la Freccia.

Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga con dieci corridori: Daryl Impey, Pierre Rolland, Christopher Juul Jensen, Jimmy Janssens, Valentin Ferron, Jens Reynders, Simon Guglielmi, Luc Wirtgen, Bruno Armirail e Morten Hulgaard.

Le squadre dei favoriti, a partire da Alaphilippe e Pogačar, ma anche la Ineos di Dani Martinez, hanno presidiato a lungo le posizioni di testa del gruppo, non permettendo alla fuga di diventare pericolosa. La sequenza di brevi salite disseminate sul percorso e i due passaggi preliminari sul Muro di Huy non hanno acceso la corsa.

Nessuno degli outsider ha cercato di anticipare le mosse dei favoriti, delineando una corsa tutta da decidere sul Muro in uno scontro diretto.

Alaphilippe e Pogačar fuori dal podio

Gli unici movimenti interessanti sono stati quelli di Simon Carr, partito all’attacco nel penultimo passaggio alla Cote de Cherave, e più avanti quello orchestrato dalla Cofidis.

Sull’ultima scalata della Cherave il team francese ha lanciato Remy Rochas, seguito da Mauri Vansevenant e da Soren Kragh Andersen. Il vero motore di questo tentativo è stato Kragh Andersen, ma anche il danese non ha potuto opporsi alla rincorsa del gruppo, che ai piedi della scalata finale del Muro di Huy ha ripreso tutti.

La Movistar si è allora affacciata davanti per pilotare Alejandro Valverde, rimasto fin lì piuttosto defilato. Il 42enne spagnolo, già cinque volte vincitore della Freccia Vallone, ha approcciato in testa il tratto più impegnativo e spettacolare della scalata, con Pogačar e Alaphilippe poco più indietro. Lo sloveno ha però ceduto in maniera netta e sorprendente e anche l’iridato non è stato in grado di replicare al cambio di ritmo decisivo, portato da Dylan Teuns.

Il 30enne belga è partito a duecento metri dall’arrivo, con Valverde in scia. Lo spagnolo è sembrato poter puntare al sorpasso affacciandosi sul rettilineo finale, quando la pendenza si fa meno importante, ma Teuns non ha avuto flessioni. Il belga è così andato a vincere un po’ a sorpresa, con Valverde che nel finale ha pagato lo sforzo ed ha chiuso con un comunque immenso secondo posto davanti a Vlasov. Alaphilippe si è piazzato quarto davanti a Dani Martinez. Pogacar, oggi non particolarmente incisivo, è stato solo 12°, poco avanti a Pozzovivo, 15° e primo degli italiani.