Si è risolta in un mezzo flop l'attesa tappa di Castelmonte, la diciannovesima e terz'ultima del Giro d'Italia. La corsa, disegnata tra Friuli e Slovenia, affrontava la durissima salita di Kolovrat, dove però gli uomini di alta classifica sono rimasti tutti sulla difensiva. Solo nelle ultime centinaia di metri della salita che portava all'arrivo Carapaz, Hindley e Landa sono usciti allo scoperto per una tardiva serie di scatti che si è conclusa con un nulla di fatto. Le emozioni della corsa sono così arrivate tutte dal gruppetto dei fuggitivi partiti nelle fasi iniziali.

A spuntarla, in un acceso sprint a cinque, è stato Koen Bouwman, che ha così firmato la sua seconda vittoria personale e sigillato definitivamente anche la maglia azzurra dei Gpm.

Giro d'Italia, ancora una fuga

La terz'ultima tappa del Giro d'Italia, la Marano Lagunare - Santuario di Castelmonte, prometteva di regalare un grande spettacolo, soprattutto sulle rampe della durissima salita di Kolovrat. La corsa è partita con una serie di scatti da cui è scaturita una fuga comprendente soprattutto velocisti e passisti. A comporla sono stati Fernando Gaviria, Edward Theuns, Magnus Cort Nielsen, Koen Bouwman, Edoardo Affini, Davide Ballerini, Mauro Schmid, Tobias Bayer e Attila Valter.

Il gruppo si è completamente disinteressato, concedendo ai fuggitivi più di dieci minuti di vantaggio.

La corsa si è così nuovamente spezzata in due, con la lotta per la tappa nella fuga e quella per la classifica nel gruppo. Ma mentre i battistrada hanno regalato un po' d'azione, i big della generale non si sono mossi, preferendo congelare la situazione acquisita e rimandare tutto alla tappa di domani sulla Marmolada.

Scatti solo negli ultimi due chilometri

Sulla salita di Kolovrat, dieci chilometri al 9% di media, la fuga si è subito spezzata, togliendo di mezzo i corridori con scarse doti di scalatore. In testa sono rimasti Bouwman, che ha consolidato definitivamente la maglia azzurra dei Gpm, Valter, Schmid e Tonelli, mentre Vendrame è riuscito a rientrare nella successiva e insidiosa discesa.

Il quintetto è così andato a giocarsi la tappa sulla più facile salita finale al Santuario di Castelmonte, dove il ritmo è stato molto blando e la corsa si è risolta allo sprint. Bouwman ha effettuato un sorpasso deciso all'ultima curva ai danni di Schmid, che ha allargato un po' la traiettoria. Vendrame, che cercava un difficile sorpasso all'esterno, è finito nella deviazione delle ammiraglie insieme a Valter e così sul rettilineo finale Koen Bouwman è andato a centrare il suo secondo successo di tappa in scioltezza. Schmid ha concluso secondo davanti ad un bravo Tonelli.

In gruppo la Bora ha guidato le operazioni nel tratto precedente al Kolovrat e quindi sulla salita, ma con un'azione più di controllo che di attacco.

La Ineos ha poi ripreso il comando nel finale e sull'ultima salita ha dato un'accelerata con Sivakov a cui ha fatto seguito lo scatto di Carapaz, ormai a un paio di chilometri dal traguardo. Hindley e Landa hanno subito risposto e poi tentato un contrattacco, ma la situazione si è subito ricomposta permettendo il rientro anche a Nibali, Bilbao e Hirt.

La classifica generale è rimasta quindi pressochè invariata, con Carapaz in rosa, Hindley a 3'' e Landa a 1'05''. Domani il Giro d'Italia offrirà l'ultima occasione per modificare la situazione prima della crono finale, la tappa dolomitica con l'arrivo sulla Marmolada.