Spettacolare la quattordicesima tappa del Giro d'Italia. La frazione piemontese, disegnata sulle colline attorno a Torino, ha creato grande selezione e cambiato profondamente la classifica generale. La Bora ha forzato il ritmo nella parte centrale della tappa, ma è stato poi Richard Carapaz ad andarsene da solo sulla salita di Superga. Lo scalatore ecuadoriano è stato poi raggiunto da Jai Hindley, il redivivo Simon Yates e uno straordinario Vincenzo Nibali che ha sfoderato una delle migliori prestazioni degli ultimi anni.

Sull'ultimo strappo Yates ha staccato tutti, andando a vincere sul traguardo di Torino, mentre Richard Carapaz ha conquistato la maglia rosa.

Giro, la Bora in forcing

La quattordicesima tappa del Giro d'Italia ha regalato una giornata di Ciclismo spettacolare: quattro ore di corsa con emozioni, sorprese e azione continua. Il percorso disegnato intorno a Torino, con un doppio passaggio sulle salite di Superga e della Maddalena, oltre allo strappo finale del Nobile, ha ispirato tanti corridori a tentare la fuga da lontano.

L'avvio è stato molto veloce, con una lunga sequenza di scatti che però non hanno lanciato una vera e propria fuga. La corsa è rimasta incerta e fluida finchè la Bora ha preso in mano il gruppo, provocando una netta selezione.

Wilco Kelderman ha tirato sui primi passaggi dalle salite di Superga e Maddalena, alla guida di un gruppetto ormai ridotto ad una dozzina di unità, tra cui i compagni Hindley e Buchmann, la maglia rosa Juan Pedro Lopez, NIbali e Pozzovivo, Carapaz, Yates, Almeida, Landa e Bilbao.

Valverde è invece uscito dalla zona calda della corsa in questa fase, rimanendo pesantemente attardato, mentre Dumoulin si è ritirato.

L'affondo di Carapaz

La situazione è esplosa definitivamente nella seconda scalata a Superga, quando Kelderman ha concluso il suo lavoro. Hindley, Carapaz e un sorprendente Nibali si sono dimostrati i più brillanti con una bella sequenza di scatti, ma il gruppetto si è poi ricomposto. È stato dopo metà salita che Carapaz è partito in maniera più decisa, facendo subito il vuoto e mettendo in difficoltà la maglia rosa Lopez, che ha ceduto nettamente.

Il campione olimpico ha guadagnato 20-30'' sugli inseguitori, ma Buchmann e Bilbao hanno dettato un buon ritmo per i rispettivi leader, guidando il gruppetto verso la Maddalena. Nibali - in una delle migliori giornate degli ultimi anni - ha attaccato subito, seguito da Hindley, che ha poi rilanciato nel tratto più impegnativo andando a raggiungere Carapaz. Con un ritmo più regolare, il campione della Astana è a sua volta rientrato, così come Simon Yates, mentre Almeida e Pozzovivo si sono avvantaggiati su tutti gli altri.

La stoccata di Yates, Nibali entra nella top ten

Il quartetto Carapaz-Hindley-Nibali-Yates è arrivato a giocarsi la tappa sullo strappo del Nobile, a cinque chilometri dall'arrivo nel centro di Torino.

Il finale era disegnato per le qualità di Yates, che ha dimostrato di aver superato i problemi fisici che lo avevano messo fuori classifica nella tappa del Blockhaus.

Il britannico ha piazzato la sua fiammata in vista dello scollinamento ed ha guadagnato in un attimo lo spazio decisivo per andare vittoriosamente all'arrivo. Hindley ha preceduto Carapaz e NIbali allo sprint per la seconda piazza, a 15'' dal vincitore. Uno straordinario Pozzovivo ha chiuso a 28'', con Almeida a 39'' e la coppia del Team Bahrain formata da Landa e Bilbao a 51''. Lopez ha perso più di quattro minuti, concludendo così la sua bella avventura rosa in questa tappa pirotecnica che ha assestato distacchi pesanti.

La nuova classifica vede Richard Carapaz al comando.

L'ecuadoriano - che oggi non ha avuto al fianco una Ineos così forte come ci si immaginava - ha 7" su Hindley e 30'' su Almeida, mentre Nibali si affaccia nella top ten.