A poche ore dal via della corsa, è ormai completo e definitivo l’elenco dei corridori del Giro d’Italia 2022. La corsa rosa scatta domani, venerdì 6 maggio, con la tappa Budapest – Visegrad, la prima delle tre giornate previste in Ungheria, prima del riposo e della ripartenza dalla Sicilia, fissata per martedì 10. Nonostante l’ingombrante presenza del Tour de France, l’appuntamento più ricco e globale del Ciclismo professionistico, il Giro ha attirato molti corridori di primissimo piano, pronti a darsi battaglia per la vittoria finale, le classifiche secondarie e le tappe, regalando emozioni e spettacolo.

Giro d’Italia, attenzione a Yates e Almeida

Nei pronostici della vigilia il ruolo di favorito numero uno per la vittoria di questo Giro d’Italia spetta a Richard Carapaz, che partirà con il dorsale numero uno. Il Campione Olimpico ha già vinto il Giro, ha acquisito tanta esperienza e solidità in più rispetto alla sua prima volta, tre anni fa, quando approfittò anche della rivalità tra Nibali e Roglic. Il percorso con tante salite e poche crono è ideale per lui, così come la sua Ineos, forte di uomini come Porte, Sivakov e Catroviejo, appare la più forte tra le squadre degli uomini di alta classifica.

Lo scalatore ecuadoriano avrà però diversi sfidanti di spessore, a partire da Simon Yates. Il britannico della BikeExchange ha un conto in sospeso con il Giro d’Italia, da quando nel 2018 vide svanire la maglia rosa ad un paio di tappe dalla fine. Yates ha appena vinto due tappe alla Vuelta Asturie, anche lui ha dalla sua un percorso molto favorevole, ma potrà contare su una squadra più debole rispetto alla Ineos di Carapaz.

Molto atteso è poi Joao Almeida, che appare ormai pronto all’esplosione definitiva come uomo da grandi giri. Il portoghese avrà pochi chilometri a cronometro su cui poter contare per fare la differenza sugli scalatori, ma anche in montagna ha dimostrato di poter rivaleggiare con chiunque. Almeida è anche il principale favorito per la maglia bianca di miglior giovane.

Il tracciato con tante montagne ha richiamato un bel gruppo di scalatori, in cui spicca la coppia del Team Bahrain formata da Mikel Landa e Pello Bilbao, oltre a Romain Bardet, Guillaume Martin e Miguel Angel Lopez.

Qualche incognita in più c’è attorno al nome di Tom Dumoulin, che torna a puntare alla classifica di un grande giro dopo gli alti e bassi degli ultimi due anni. Tra gli outsider segnaliamo anche Hugh Carthy, già sul podio ad una Vuelta, la strana coppia Kelderman – Hindley, riproposta dalla Bora dopo gli attriti in Sunweb di due stagioni fa, e la speranza italiana Giulio Ciccone. Un citazione speciale la meritano due veterani del ciclismo mondiale, Alejandro Valverde e Vincenzo Nibali, che non dovrebbero puntare alla classifica, ma sono pronti a regalare emozioni in qualche tappa di prestigio.

Tra i possibili jolly per la classifica generale segnaliamo Ivan Ramiro Sosa e Lorenzo Fortunato.

Velocisti e cacciatori di tappe

Anche per quanto riguarda i corridori che puntano ai traguardi parziali, il Giro d’Italia è riuscito a comporre una starting list di grande livello. Tra i velocisti spicca il ritorno, dopo nove anni di assenza, di Mark Cavendish. Il britannico, la cui Quickstep si preannuncia come il faro del gruppo nelle tappe da sprint, sarà sfidato da altri big come Caleb Ewan, Arnaud Demare, Phil Bauhaus, Giacomo Nizzolo e Fernando Gaviria.

Tra i cacciatori di tappe c’è grande attesa per l’esordio rosa di Mathieu Van der Poel, uno dei fenomeni del ciclismo mondiale che promette spettacolo già dalla tappa inaugurale.

Anche sull’eritreo Biniam Girmay, nome nuovo esploso in questa primavera, si concentrano grandi attenzioni, e non sono da dimenticare, tra i cacciatori di tappe, anche Magnus Cort Nielsen e Diego Ulissi.