Prima di arrivare a metà del mese di giugno, ben quattro mezzofondiste azzurre sono scese sotto i quattro minuti e sei secondi in una delle distanze "regine" dell'atletica leggera: il miglio metrico.

Migliorano le atlete azzurre sui 1500 metri

Questo rappresenta un grandissimo passo in avanti rispetto ai risultati ottenuti negli ultimi anni in questa disciplina. Analizzando i tempi registrati dalle atlete italiane nelle cinque stagioni precedenti quella in corso (dal 2017 al 2021), non risulta infatti nessuna prestazione migliore di 4:06.00 fino all'estate scorsa, quando la sola Gaia Sabbatini fu in grado di scendere al di sotto questo tempo correndo in 4:02.25 la semifinale dei Giochi Olimpici di Tokyo.

Nel 2022 ci sono riuscite in quattro: Gaia Sabbatini (4:01.93 a Eugene il 28 maggio), Elena Bellò (4:05.09 a Grosseto il 22 maggio), Federica Del Buono (4:05.58 a Grosseto il 22 maggio) e Ludovica Cavalli (4:05.79 a Sollentuna il 12 giugno).

Europei nel mirino

Tra l'altro, quest'anno, 4:06.00 rappresenta lo standard per gli Europei di Monaco di Baviera sulla distanza. Nella rassegna continentale, in programma nella città tedesca dal 15 al 21 agosto, potranno tuttavia gareggiare al massimo tre atlete per nazione. Sapere quindi che la "concorrenza" interna è di livello non può che essere un segnale postivo per il movimento e stimolante per le atlete stesse.

Quattro atlete dalle caratteristiche e dai percorsi differenti

Gaia Sabbatini, "la tigre". Si mette in luce vincendo diversi titoli italiani nella categoria Juniores (under 20), ottenendo così le prime convocazioni nella nazionale giovanile. Dopo un 2019 sottotono, dà i primi segnali di un salto di qualità nel "complicato" 2020 per poi esplodere nella scorsa stagione ottenendo il titolo di campionessa europea under 23 ed arrivando in semifinale olimpica siglando il secondo tempo di sempre di un'atleta italiana (dietro al 3:58.65 di Gabriella Dorio).

Elena Bellò, "l'ottocentista". Corre i 1500 metri in quattro minuti e cinque secondi, ma i 1500 non sono la sua specialità. La disciplina sinora favorita dalla venticinquenne vicentina sono, infatti, gli 800 metri, distanza che l'ha portata in semifinale olimpica a Tokyo e che le ha da poco regalato un'altra soddisfazione: abbattere il muro dei 2 minuti.

L'azzurra ha fatto registrare il crono di 1:58.97 lo scorso 9 giugno al Golden Gala Pietro Mennea, diventando la terza italiana di sempre sulla distanza.

Federica Del Buono, "la fenice". Arrivata ad alti livelli nel 2014, piazzandosi al quinto posto agli europei di Zurigo, ci aveva fatto sognare l'inverno successivo regalando all'Italia una medaglia di bronzo agli europei indoor di Praga. Dopodiché, purtroppo, tanti problemi fisici. Lo scorso anno ritorna ad essere una delle protagoniste al femminile della disciplina, riuscendo in particolare a qualificarsi per i Giochi Olimpici di Tokyo. Quest'anno ritrova anche regolarità sui suoi migliori tempi. Bentornata Federica!

Ludovica Cavalli, "la promessa".

La più giovane delle quattro, classe 2000 (ultimo anno di categoria Promesse, under 23). Nel 2021 il suo personale era di 4:14.14. Quest'anno è già scesa tre volte sotto ai quattro minuti e dieci secondi, arrivando fino al crono di 4:05.79 ottenuto a Sollentuna (Svezia) il 12 giugno.

Chissà se, nel corso della stagione, si riuscirà addirittura a scendere sotto ai quattro minuti e ad avvicinare il record italiano risalente al 1982.